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Thesis etd-11162014-105018


Thesis type
Tesi di laurea specialistica
Author
BERTUCCELLI, DAVIDE
URN
etd-11162014-105018
Thesis title
Studio della distribuzione delle specie relitte ed endemiche delle Alpi Apuane
Department
BIOLOGIA
Course of study
BIODIVERSITA' ED EVOLUZIONE
Supervisors
relatore Bedini, Gianni
relatore Carta, Angelino
Keywords
  • altitudine
  • analisi territoriali
  • aree protette
  • pendenza
  • taxa di interesse fitogeografico
  • uso del suolo
  • altitude
  • Apuan's plant biodiversity
  • biodiversità vegetale apuana
  • landcover
  • protected areas
  • slope
  • taxa of phytogeographical interest
  • territorial analysis
Graduation session start date
11/12/2014
Availability
Full
Summary
Le Alpi Apuane, inquadramento geografico, climatico e ricchezza floristica del massiccio montuoso, presentazione delle aree protette presenti (SIR e PR delle Alpi Apuane).
Scopo del lavoro è di studiare la distribuzione di taxa di interesse fitogeografico (endemismi e relitti locali) presenti nel massiccio delle Alpi Apuane, per evidenziare i territori a più alta biodiversità specifica, valutando il loro grado di tutela e la presenza di eventuali minacce, soprattutto a fini conservazionistici.
Mediante il reperimento di informazioni già digitalizzate o la consultazione ad hoc di pubblicazioni ed erbari, sono stati raccolti dati sulla collocazione geografica delle popolazioni. La loro distribuzione e numerosità locale, stimata in base al numero di segnalazioni, riferite ad una griglia standard a maglie quadrate regolari, sono state analizzate con strumenti informatici specifici (ESRI ArcView 3.2) per la creazione di files geografici vettoriali SHP dai dati raccolti e la loro successiva elaborazione ai fini della creazione di una cartografia rappresentativa dei risultati ottenuti.
Le analisi di BIODIVERSITÀ SPECIFICA in rapporto al territorio (celle della griglia) hanno, evidenziato come le zone con maggiore biodiversità corrispondono soprattutto alle zone più alte e ripide determinate dalle cime della catena montuosa.
Dalla successiva analisi condotta attraverso i dati dell’USO DEL SUOLO è risultato che proprio le zone ritenute ad alto rischio, determinato soprattutto dalla presenza delle cave per l’estrazione del marmo, sono quelle aventi la più alta biodiversità specifica media.
Si è investigato poi il grado di tutela del territorio apuano studiando le sagome delle aree protette presenti , che risultano avere perimetri discontinui e frammentanti, evidenziando come alcune delle celle con alta biodiversità non siano totalmente incluse nei confini di queste aree. Ciò riguarda soprattutto le aree di cava all’interno del Parco Regionale che creano delle discontinuità nella tutela del territorio.
Quanto emerso del presente lavoro, può fornire un importante contributo nell’individuazione di strategie e politiche di conservazione in situ (es. monitoraggio e tutela delle popolazioni più esige e frammentate, riperimetrazione ed eventuale nuova istituzione di aree protette) ed ex situ (es. campagne di raccolta semi e materiale biologico), al fine di cercare di preservare, per quanto ancora possibile, l’inestimabile patrimonio floristico apuano.

The Apuan Alps, geographic, climatic framing and floristic richness of the mountains, presentation of protected areas present into the region (SIR and PR delle Alpi Apuane).
The aim of this work is to study the distribution of taxa of phytogeographical interest (local endemics and relicts) in the massif of the Alps, to highlight the areas with the highest biodiversity of species, assessing their degree of protection, and the presence of any threats, especially for conservation purposes.
Through the retrieval of information already digitized or ad hoc consultation of publications and herbaria, data were collected on the geographical location of the populations. Their distribution and local abundance, estimated based on the number of reports, referenced to a standard grid whith regular square mesh, were analyzed with specific IT tools (ESRI ArcView 3.2) for the creation of geographical vector SHP files from the data collected and the their subsequent processing for the creation of a representative cartography of the results obtained.
The analysis in relation to the specific biodiversity highlighted as areas with greater biodiversity correspond mainly to highest and steepest areas determined by the peaks of the mountain massif.
From the subsequent analysis conducted through the data of land use result is that precisely the areas deemed at high risk, determined mainly by the presence of the quarries for the extraction of the marble, are those having the highest average specific biodiversity.
It was then investigated the degree of protection of the apuan territory studying the shapes of protected areas, which appear to have discontinuous and fragmented perimeters , noting that some of the cells with high biodiversity are not entirely included within the boundaries of these areas. This applies especially to the quarry areas within the Regional Park which create discontinuities in the protection of the territory.
The findings of this study can provide an important contribution to the identification of strategies and policies for conservation in situ (ex. Monitoring and protection of populations demands and fragmented riperimetration and eventual establishment of new protected areas) and ex situ (ex. collection campaigns of seeds and biological material), in order to try to preserve, as far as still as possible, the inestimable floral heritage of the Apuan Alps.