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Partendo da un'analisi sociologica che mette in evidenza la situazione di crisi generalizzata del sistema società e dei mutamenti che lo caratterizzano, riflettendo anche circa la mia esperienza personale in qualità di assistente sociale in un servizio territoriale, si propone di mettere in relazione il contesto esterno, ovvero l'apparato societario con le sue strutture ed i servizi pensati per risolvere problematiche, ed i loro operatori, i "professionisti dell'aiuto". Dietro la facciata della così detta "aziendalizzazione" e l'aumento esponenziale della domanda di aiuto ai servizi, si intrecciano storie di solitudini ed incertezze dove però la relazionalità è il trait d'union. L'organizzazione lavorativa viene “rivalutata” e vista come dimensione fondante, variabile viva e determinante insieme alle singole individualità e gruppalità che animano i servizi territoriali oggi.
Un fermo immagine del qui ed ora partendo dall'analisi della società contemporanea attraverso i luoghi dell'aiuto ed i suoi operatori, con un focus sugli strumenti utili per riuscire a "salvarsi".