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“La personalità è ciò che si è, non ciò che si ha. Di certo, comprende più di quanto si possa vedere esaminando il solo comportamento di una persona”.
Nel termine personalità vengono inclusi una molteplicità di condizioni clinicamente significative e di pattern comportamentali che tendono ad essere persistenti. Alcuni aspetti emergono durante lo sviluppo, altri sono acquisiti nel corso dell’esistenza dell’individuo.
Grazie ai numerosi contributi scientifici si è compreso quanto la personalità sia un sistema dinamico ed estremamente complesso, che risente di fattori genetici, ambientali e psicosociali e in grado di assumere in alcuni casi caratteristiche psicopatologiche.
Secondo l’attuale Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali “un Disturbo di Personalità rappresenta un modello di esperienza interiore e di comportamento che devia marcatamente rispetto alle aspettative della cultura dell’individuo, è pervasivo e inflessibile, esordisce nell’adolescenza o nella prima età adulta, è stabile nel tempo, e determina disagio o menomazione”.
In questa trattazione andremo ad analizzare nello specifico le molteplici caratteristiche e sfumature di uno dei disturbi mentali che negli ultimi anni è stato oggetto di attenzione clinica ovvero il Disturbo Narcisistico di Personalità.
Quest’ultimo, appartenente al Cluster B di personalità, si contraddistingue da altre patologie per un pattern pervasivo di grandiosità, necessità di ammirazione e mancanza di empatia; nell’analisi del disturbo in esame diviene fondamentale lo studio e l’osservazione dell’autostima del paziente, che funge da regolatore dell’umore e di conseguenza del comportamento. Le caratteristiche intrinseche del narcisismo patologico causano l’alterazione del funzionamento globale dell’individuo, che può trovarsi a sviluppare comorbidità con altri disturbi mentali che ne aggravano le condizioni. Questi aspetti verranno delineati in modo dettagliato nel capitolo 2.
Per quanto concerne il trattamento, nel capitolo 3 verranno delineati i principali approcci psicoterapeutici e psicofarmacologici di cui dispone il clinico. Ricordiamo che le tipologie di terapie esposte in questa analisi non comportano un cambiamento totale della personalità del paziente, bensì possono garantire al soggetto di condurre una vita meno scandita da sofferenza, senso di vuoto, rabbia, invidia, stati che andrebbero ad influenzare il funzionamento intra-interpersonale.