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Descrizione dell'esperienza svolta presso l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma riguardo la gestione intra e postoperatoria di lattanti sottoposto ad una nuova tecnica mini-invasiva di correzione dell'atresia esofagea congenita non long-gap. L'anestesista ha dovuto sviluppare un nuovo approccio al paziente per permettere le particolari manovre diagnostiche e chirurgiche, mantenendo la sicurezza del lattante che presenta anche diverse comorbidità. L'approccio mini-invasivo utilizzando la compressione magnetica per la realizzazione dell'anastomosi ha un grande potenziale. In futuro dovrà essere valutato il risultato anatomico e la necessità di reinterventi su un campione maggiore e con la crescita dei pazienti.