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Thesis etd-10052007-130935


Thesis type
Tesi di laurea specialistica
Author
BARBARELLO, LINDA
URN
etd-10052007-130935
Thesis title
studio comparativo su diversi sistemi di emostasi in chirurgia tiroidea
Department
MEDICINA E CHIRURGIA
Course of study
MEDICINA E CHIRURGIA
Supervisors
Relatore Prof. Miccoli, Paolo
Keywords
  • harmonic
  • linfoadenectomia
  • tradizionale
Graduation session start date
23/10/2007
Availability
Full
Summary
Introduzione: La linfoadenectomia laterocervicale (LL) è un intervento che ha la scopo di asportare metastasi linfonodali clinicamente evidenti o riscontrate con le indagini pre-operatorie. L’intervento tradizionale viene condotto mediante dissezione chirurgica a lama fredda ed elettrobisturi; l’emostasi è garantita da legature e/o clips. Recentemente è stato introdotto un nuovo strumento chirurgico di emostasi e taglio: il bisturi armonico. Il suo funzionamento si basa sull’oscillazione rapida (50000 volte/sec) di una lama sull’altra, ottenendo così mediante energia meccanica la sezione e contemporanea chiusura dei vasi a basse temperature (fusione proteica, coagulazione, cavitazione e taglio)
Recentemente tale strumento è stato applicato alla chirurgia tiroidea, dimostrando validità ed efficacia, ma, ad oggi, non esistono studi sulle linfadenectomie.
Scopo di questa tesi è stato quello di confrontare in maniera prospettica due gruppi di pazienti candidati alla LL per carcinoma della tiroide: il primo operato mediante strumenti chirurgici tradizionali, il secondo mediante Harmonic Scalpel.
Materiali e metodi: Dal gennaio 2007 ad oggi 24 pazienti affetti da carcinoma papillare con metastasi laterocervicali monolaterali sono stati selezionati per l’intervento di tiroidectomia totale (TT) e LL.
Si trattava di 15 femmine e 9 maschi. L’età media era di 45 anni (45-46). Sono stati valutati i seguenti parametri preoperatori: volume tiroideo, diametro del carcinoma tiroideo, diametro del linfonodo laterocervicale dominante; circonferenza collo preoperatoria e postoperatoria; tempo operatorio; portata del drenaggio in cc a 24 e 48 ore dall’intervento; VAS al risveglio a 12 e 24 ore; VRS al risveglio, 12 e 24 ore; TNF, TGF ß basale, IL6 al risveglio, a 12 e 24 ore; esame istologico; complicanze. I dati ottenuti sono stati analizzati con test non parametrico Mann-Whitney.
Risultati: I pazienti sono stati randomizzati in due gruppi. Gruppo A: TT + LL con strumenti tradizionali e gruppo B: TT+ LL con Harmonic Scalpel.
Il Gruppo A era composto da 5 femmine e 4 maschi. L’età media era di 47 anni; il volume tiroideo (VTS) era 23,16±8.5 ml; diametro medio carcinoma 23,7±6 mm; diametro medio del linfonodo dominante 18.5±9.5 mm; circonferenza collo preoperatoria 41,6±7,7 cm.
Il Gruppo B era composto da 10 femmine e 5 maschi. L’età media era di 44 anni, il VTS era 17.7±9,7 ml; diametro medio del carcinoma 18.3±13.1 mm; diametro medio linfonodo dominante 22,6±8,6 mm; circonferenza collo preoperatoria di 37,06±2,6 cm.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a TT + LL. Non si sono registrate complicanze eccetto una fistola chilosa nel gruppo A
I due gruppi sono risultati omogenei per età, sesso, diametro del carcinoma, diametro linfonodo dominante e risposta infiammatoria all’insulto chirurgico (aumento omogeneo del TNF e IL 6). Si riscontrava invece che nel gruppo B: il tempo operatorio era significativamente inferiore (32±11 vs 34±8 minuti), l’aumento di circonferenza del collo era minore (2,2 vs 5,1 cm), la portata del drenaggio a 24 ore era minore (19,2 vs 126,6 cc). VAS e VRS subivano un decremento più rapido nelle prime 12 ore rispetto al gruppo A. Questo dato veniva confermato dal dosaggio del TGF β che é rientrava nei valori limite entro 24 ore nel gruppo B e non nel gruppo A.
Conclusioni
L’utilizzo del bisturi armonico nello svuotamento laterocervicale appare sicuro, e permette una dissezione valida quanto la tradizionale, ma con tempo operatorio minore, più rapido recupero e minor dolore post-operatorio. Questi dati, già significativi, anche se sicuramente da convalidare mediante studi su scala maggiore, incoraggiano all’utilizzo di una nuova tecnologia che, se applicata ad un intervento tradizionale può migliorare l’outcome del paziente e ridurre i costi legati all’intervento.

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