Thesis etd-10042018-113553 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale
Author
BAGGIANI, MATTEO
URN
etd-10042018-113553
Thesis title
Nanoformulazioni organiche a base di fattori neurotrofici in modelli di degenerazione retinica in zebrafish
Department
BIOLOGIA
Course of study
BIOLOGIA MOLECOLARE E CELLULARE
Supervisors
relatore Prof.ssa Raffa, Vittoria
relatore Prof.ssa Dente, Luciana
relatore Dott.ssa Giannaccini, Martina
correlatore Prof.ssa Casini, Giovanni
correlatore Dott.ssa Di Primio, Cristina
relatore Prof.ssa Dente, Luciana
relatore Dott.ssa Giannaccini, Martina
correlatore Prof.ssa Casini, Giovanni
correlatore Dott.ssa Di Primio, Cristina
Keywords
- nanoparticelle
- neurotrofine
- occhio
- rilascio di farmaco intraoculare
- zebrafish Fade Out
Graduation session start date
22/10/2018
Availability
Withheld
Release date
22/10/2088
Summary
Le patologie che colpiscono la retina sono molte e spesso portano alla perdita irreversibile della vista. Tra le malattie più comuni troviamo la retinopatia diabetica (DR), la retinopatia del prematuro (ROP) e la degenerazione maculare senile (AMD), le quali hanno un’eziologia diversa, ma uno sviluppo ed un coinvolgimento di fattori molto simile. Oggigiorno le tecniche ed i farmaci mirano generalmente a rallentare lo sviluppo della malattia, ma hanno il comune problema della localizzazione a livello del segmento posteriore dell’occhio. La barriera emato-retinica (BRB) ostacola infatti il passaggio per via sistemica mentre, agendo per iniezione intra-vitreale, la clearance a livello dell’umor vitreo riduce drasticamente l’emivita e la biodisponibilità del farmaco, per cui il paziente necessita generalmente di iniezioni più frequenti, con tutti i possibili effetti collaterali associati.
Il gruppo di ricerca con il quale ho svolto l’internato di tesi sta lavorando per ovviare a tutte queste problematiche; studi già svolti, hanno dimostrato che nanoparticelle magnetiche di ossido di ferro (MNP) iniettate intraocularmente sono in grado di localizzarsi autonomamente a livello dell’epitelio pigmentato retinico (RPE). È stato dimostrato inoltre che le MNP funzionalizzate con fattori neurotrofici come l’NGF ed il BDNF, possono essere sfruttate per il drug delivery. Iniettandole infatti nell’occhio di embrioni di zebrafish 4 dpf (days post fertilization) si è riscontrata una protezione a livello cellulare morfologico e funzionale della retina a seguito di danno indotto da stress ossidativo.
Partendo da queste evidenze sperimentali, lo scopo della mia tesi è quello di iniettare e localizzare nel segmento posteriore dell’occhio di embrioni di zebrafish diversi tipi di nanoparticelle (NP), allo scopo di confrontare l’efficienza tra NP inorganiche (come le MNP) e NP organiche a base di polimeri sintetici (monomeri acrilici) o polimeri naturali (destrano). Parallelamente ho testato embrioni di zebrafish della linea mutante FAD (Fade Out) tm63c caratterizzati da ipopigmentazione e compromissione dell’RPE, a cui segue la perdita dell’organizzazione morfologica della retina, allo scopo di utilizzarli come modelli embrionali di degenerazione retinica.
Il gruppo di ricerca con il quale ho svolto l’internato di tesi sta lavorando per ovviare a tutte queste problematiche; studi già svolti, hanno dimostrato che nanoparticelle magnetiche di ossido di ferro (MNP) iniettate intraocularmente sono in grado di localizzarsi autonomamente a livello dell’epitelio pigmentato retinico (RPE). È stato dimostrato inoltre che le MNP funzionalizzate con fattori neurotrofici come l’NGF ed il BDNF, possono essere sfruttate per il drug delivery. Iniettandole infatti nell’occhio di embrioni di zebrafish 4 dpf (days post fertilization) si è riscontrata una protezione a livello cellulare morfologico e funzionale della retina a seguito di danno indotto da stress ossidativo.
Partendo da queste evidenze sperimentali, lo scopo della mia tesi è quello di iniettare e localizzare nel segmento posteriore dell’occhio di embrioni di zebrafish diversi tipi di nanoparticelle (NP), allo scopo di confrontare l’efficienza tra NP inorganiche (come le MNP) e NP organiche a base di polimeri sintetici (monomeri acrilici) o polimeri naturali (destrano). Parallelamente ho testato embrioni di zebrafish della linea mutante FAD (Fade Out) tm63c caratterizzati da ipopigmentazione e compromissione dell’RPE, a cui segue la perdita dell’organizzazione morfologica della retina, allo scopo di utilizzarli come modelli embrionali di degenerazione retinica.
File
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