• classificazione di Robson
• Robson's classification
• ten group classification system

L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2014 ha proposto il Ten Group Classification System (TGCS) o classificazione di Robson come standard globale per la definizione, il monitoraggio e il confronto dei tassi di tagli cesarei. In questo studio sono stati raccolti dal I Gennaio 2019 al 31 Agosto 2023 gli eventi e gli outcome perinatali relativi alle nascite avvenute presso le due unità operative di Ginecologia ed Ostetricia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, classificando le partorienti secondo il Ten Group Classification System. Sono stati analizzati la mortalità materna e perinatale, il numero di tagli cesarei, il numero di isterectomie peripartum, il numero di parti operativi, il numero di lacerazioni perineali di III e IV grado, ed il numero di neonati con pH< 7,00 misurato su sangue cordonale arterioso alla nascita. Il numero totale dei parti è stato 7858 con un tasso di tagli cesarei del 32,4%. La mortalità perinatale è stata di 3,02 per 1000 nascite (24/7928). Nessun caso di morte materna si è verificato nel periodo in esame. I casi di isterectomia peripartum sono stati 5 (0,06%, 5/7858) e tutti si sono verificati nel gruppo 10. Dal 2019 al 2023 si è verificata una riduzione del tasso globale dei tagli cesarei dal 35,8% (589/1644) al 31,5% (334/1060) (p=0,0223), con una riduzione statisticamente significativa nel gruppo 5 dal 96,8% (184/190) al 77,3% (85/110) (p<0,00001), che è risultato inoltre essere il gruppo che più ha contribuito al numero totale dei parti cesarei (9% di contributo assoluto). Il parto operativo è stato eseguito nel 6,5% dei travagli di feti in presentazione cefalica. Il gruppo che più ha contribuito al totale dei parti operativi è stato il gruppo 1 (44,3%), mentre il gruppo 5 è stato quello con il tasso maggiore (13,1%). Il tasso di acidosi neonatale alla nascita è stato dello 0.8% (68/8125); il gruppo che più ha contribuito al numero di neonati con Ph<7.00 è risultato essere il gruppo 1 (33,8%). L’incidenza delle lacerazioni perineali di III e IV grado è stata dell’1,4% dei parti vaginali con il maggior contribuito registrato nel gruppo 1 (43,9%), mentre il tasso maggiore si è verificato nei gruppi 2a e 5 (2,1%). La raccolta dei dati secondo il TGCS e la programmazione di audit periodici potrebbe migliorare gli esiti perinatali, attraverso il confronto, la discussione, l’analisi degli eventi e le possibili modifiche delle condotte ostetriche.