• agricoltura biologica
• attingimento radicale
• carenza idrica
• selezione varietale
• sensori
• stress idrico

Il cambiamento climatico porta a una diminuzione media della frequenza delle piogge, associata a un aumento della loro intensità. Questo implica un aumento della probabilità che si presentino periodi siccitosi. La variabilità climatica è uno dei principali fattori che limitano la resa del frumento tenero (Triticum aestivum L. subsp. aestivum), spesso proprio a causa della carenza idrica. In questa prospettiva, disporre di cultivar adattabili a condizioni di carenza idrica è fondamentale; allo scopo di mantenere il più possibile rese stabili a fronte di una variabilità stagionale crescente. L’agricoltura biologica necessita in particolar modo di cultivar adattabili a condizioni con input limitati.
In questo lavoro si è applicato un piano di monitoraggio delle condizioni del suolo, della coltura e dell’atmosfera, basato principalmente sull’uso di sensori, al fine di individuare caratteri di tolleranza alla carenza idrica. La prova sperimentale, in pieno campo, ha previsto il confronto tra due cultivar di frumento tenero ottenute nell’ambito di un progetto di selezione per l’agricoltura biologica e una cultivar moderna (Bologna).
L’andamento stagionale della primavera 2023 non ha permesso di osservare la risposta della coltura a condizioni di stress idrico, ma è stato possibile individuare differenti comportamenti per quanto riguarda l’attingimento radicale dell’acqua; aspetto fondamentale per attribuire ad un genotipo capacità di produrre in condizioni di carenza idrica.