Thesis etd-09122020-170735 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale
Author
MARASCO, VERONICA
URN
etd-09122020-170735
Thesis title
L'apprendimento lessicale dell'italiano L2 nella scuola dell'infanzia: un confronto tra metodo ludico e storytelling
Department
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Course of study
LINGUISTICA
Supervisors
relatore Prof.ssa Gallina, Francesca
correlatore Prof.ssa Nepi, Roberta
controrelatore Prof.ssa Cella, Roberta
correlatore Prof.ssa Nepi, Roberta
controrelatore Prof.ssa Cella, Roberta
Keywords
- apprendimento lessicale
- italiano L2 scuola dell'infanzia
- lessico italiano L2
- metodo ludico
- storytelling
Graduation session start date
28/09/2020
Availability
Full
Summary
Il numero di bambini con background migratorio che frequentano le scuole nel nostro Paese continua a essere rilevante, alcuni di essi hanno già iniziato il percorso di studi nella nazione di origine altri sono nati in Italia o sono arrivati fin da piccolissimi e vengono inseriti nel nostro sistema scolastico sin dalla scuola dell’infanzia.
Nonostante l’educazione linguistica di questi bambini sembra non essere in primo piano fino al momento della loro alfabetizzazione con l’accesso alla scuola primaria, riteniamo che un precoce supporto e potenziamento delle competenze linguistiche di questi alunni sia necessario al fine di favorire una più rapida integrazione nel tessuto scolastico e sociale, nonché per evitare gap nello sviluppo linguistico che potrebbero implicare difficoltà una volta giunti nei gradi scolastici successivi.
Le metodologie glottodidattiche utilizzate con i bambini sono solitamente quelle afferenti all’approccio umanistico-affettivo in quanto si coniugano meglio con i bisogni di questi ultimi, tra le metodologie che ne derivano abbiamo scelto di metterne a confronto due, quella ludica e lo storytelling.
Lo studio ha avuto l’obiettivo di indagare l’efficacia della combinazione delle due metodologie, nello specifico di valutare i benefici apportati dallo storytelling rispetto all’impiego del solo metodo ludico.
I due gruppi selezionati, costituiti da soggetti tra i 3 e i 6 anni di età frequentanti due sezioni di una scuola dell’infanzia, sono stati sottoposti a una fase sperimentale in cui è avvenuta l’esposizione all’input e a due fasi in cui sono stati somministrati i test, una precedente e una posteriore a quella sperimentale.
I risultati delle prove illustrano un più netto incremento dell’ampiezza lessicale inerente sia al vocabolario ricettivo che a quello attivo per il gruppo per il quale è stato adottato unicamente il metodo ludico, indicando che l’impiego dello storytelling non ha sortito effetti vantaggiosi.
Sebbene tutti le analisi più significative confermino una maggiore efficacia della metodologia ludica, alcuni esiti aprono la strada a ricerche future, contando nella possibilità di coinvolgere un quantitativo più elevato di soggetti all’interno della sperimentazione e poterne conoscere più approfonditamente la storia linguistica familiare.
Nonostante l’educazione linguistica di questi bambini sembra non essere in primo piano fino al momento della loro alfabetizzazione con l’accesso alla scuola primaria, riteniamo che un precoce supporto e potenziamento delle competenze linguistiche di questi alunni sia necessario al fine di favorire una più rapida integrazione nel tessuto scolastico e sociale, nonché per evitare gap nello sviluppo linguistico che potrebbero implicare difficoltà una volta giunti nei gradi scolastici successivi.
Le metodologie glottodidattiche utilizzate con i bambini sono solitamente quelle afferenti all’approccio umanistico-affettivo in quanto si coniugano meglio con i bisogni di questi ultimi, tra le metodologie che ne derivano abbiamo scelto di metterne a confronto due, quella ludica e lo storytelling.
Lo studio ha avuto l’obiettivo di indagare l’efficacia della combinazione delle due metodologie, nello specifico di valutare i benefici apportati dallo storytelling rispetto all’impiego del solo metodo ludico.
I due gruppi selezionati, costituiti da soggetti tra i 3 e i 6 anni di età frequentanti due sezioni di una scuola dell’infanzia, sono stati sottoposti a una fase sperimentale in cui è avvenuta l’esposizione all’input e a due fasi in cui sono stati somministrati i test, una precedente e una posteriore a quella sperimentale.
I risultati delle prove illustrano un più netto incremento dell’ampiezza lessicale inerente sia al vocabolario ricettivo che a quello attivo per il gruppo per il quale è stato adottato unicamente il metodo ludico, indicando che l’impiego dello storytelling non ha sortito effetti vantaggiosi.
Sebbene tutti le analisi più significative confermino una maggiore efficacia della metodologia ludica, alcuni esiti aprono la strada a ricerche future, contando nella possibilità di coinvolgere un quantitativo più elevato di soggetti all’interno della sperimentazione e poterne conoscere più approfonditamente la storia linguistica familiare.
File
Nome file | Dimensione |
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Tesi_Ver...rasco.pdf | 3.25 Mb |
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