Thesis etd-08032018-092743 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
SPINOSI, MARIA CARLA
URN
etd-08032018-092743
Thesis title
Il carcinoma adenoido cistico del massiccio facciale: analisi dell'impatto sulla qualità di vita e sulla sopravvivenza dei pazienti trattati con chirurgia oncologica endoscopica
Department
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Course of study
OTORINOLARINGOIATRIA
Supervisors
relatore Prof. Salerni, Lorenzo
relatore Dott. Pasquini, Ernesto
relatore Dott. Pasquini, Ernesto
Keywords
- carcinoma adenoido cistico (ACC)
- chirurgia oncologica endoscopica
- endoscopia
- massiccio facciale
- oncologia
- qualità della vita
- sopravvivenza
Graduation session start date
04/09/2018
Availability
Withheld
Release date
04/09/2088
Summary
Le neoplasie maligne naso-sinusali costituiscono, nel loro insieme, un gruppo di tumori relativamente rari.
Ancora più rari sono i tumori localizzati in questa sede ad origine dalle ghiandole salivari minori, come il Carcinoma Adenoido Cistico (ACC).
L'ACC è un tumore unanimemente considerato difficile da trattare per la sua elevata tendenza alla recidiva a dispetto di escissioni radicali o radioterapia ad alte dosi. Ha tuttavia un comportamento biologico quasi paradossale, con un'evoluzione spesso lenta ed una sopravvivenza migliore di quanto ci si potrebbe aspettare considerando il notevole tasso di recidiva, le ripetizioni a distanza e l'elevata destruenza.
Proprio per queste peculiari caratteristiche, la discussione sulla migliore strategia terapeutica - sia nei casi di prima diagnosi, sia nelle persistenze o nelle ricadute della malattia - è ancora aperta. Questo discorso vale soprattutto nelle localizzazioni del massiccio facciale, dove sovente abbiamo il coinvolgimento di strutture nobili, nervose, sensoriali o vascolari, il cui trattamento “radicale” inevitabilmente compromette la qualità di vita.
Obiettivo di questo lavoro è l'analisi dei risultati oncologici e dell'impatto sulla qualità della vita del trattamento chirurgico endoscopico sull'ACC a localizzazione naso-sinusale.
Se da una parte è, infatti, ormai universalmente riconosciuto il ruolo della tecnica endoscopica endonasale nel trattamento della patologia infiammatoria e delle neoplasie benigne, restano ancora controverse le indicazioni nelle neoplasie maligne.
Le possibili applicazioni della chirurgia endoscopica sono varie: può essere utilizzata a scopo curativo in associazione o meno al trattamento radioterapico, può avere un ruolo di salvataggio nelle recidive e può avere un intento palliativo per migliorare la qualità di vita residua del paziente.
L’indicazione principale all’uso della tecnica di resezione endoscopica endonasale è stata inizialmente rappresentata da tumori di piccole dimensioni localizzati centralmente nell’etmoide che venivano asportati in monoblocco. Nell’ultimo decennio, tuttavia, è stato possibile applicarla anche in casi di neoplasie più estese, grazie all'evoluzione delle tecniche parallelamente all'evoluzione tecnologica e strumentale.
Ancora più rari sono i tumori localizzati in questa sede ad origine dalle ghiandole salivari minori, come il Carcinoma Adenoido Cistico (ACC).
L'ACC è un tumore unanimemente considerato difficile da trattare per la sua elevata tendenza alla recidiva a dispetto di escissioni radicali o radioterapia ad alte dosi. Ha tuttavia un comportamento biologico quasi paradossale, con un'evoluzione spesso lenta ed una sopravvivenza migliore di quanto ci si potrebbe aspettare considerando il notevole tasso di recidiva, le ripetizioni a distanza e l'elevata destruenza.
Proprio per queste peculiari caratteristiche, la discussione sulla migliore strategia terapeutica - sia nei casi di prima diagnosi, sia nelle persistenze o nelle ricadute della malattia - è ancora aperta. Questo discorso vale soprattutto nelle localizzazioni del massiccio facciale, dove sovente abbiamo il coinvolgimento di strutture nobili, nervose, sensoriali o vascolari, il cui trattamento “radicale” inevitabilmente compromette la qualità di vita.
Obiettivo di questo lavoro è l'analisi dei risultati oncologici e dell'impatto sulla qualità della vita del trattamento chirurgico endoscopico sull'ACC a localizzazione naso-sinusale.
Se da una parte è, infatti, ormai universalmente riconosciuto il ruolo della tecnica endoscopica endonasale nel trattamento della patologia infiammatoria e delle neoplasie benigne, restano ancora controverse le indicazioni nelle neoplasie maligne.
Le possibili applicazioni della chirurgia endoscopica sono varie: può essere utilizzata a scopo curativo in associazione o meno al trattamento radioterapico, può avere un ruolo di salvataggio nelle recidive e può avere un intento palliativo per migliorare la qualità di vita residua del paziente.
L’indicazione principale all’uso della tecnica di resezione endoscopica endonasale è stata inizialmente rappresentata da tumori di piccole dimensioni localizzati centralmente nell’etmoide che venivano asportati in monoblocco. Nell’ultimo decennio, tuttavia, è stato possibile applicarla anche in casi di neoplasie più estese, grazie all'evoluzione delle tecniche parallelamente all'evoluzione tecnologica e strumentale.
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