Thesis etd-07042017-183329 |
Link copiato negli appunti
Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
DE ROSA, ANNA
URN
etd-07042017-183329
Thesis title
Miastenia Gravis associata a Timoma: caratteristiche cliniche e sierologiche della coorte pisana
Department
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Course of study
NEUROLOGIA
Supervisors
relatore Prof. Bonuccelli, Ubaldo
correlatore Dott. Maestri Tassoni, Michelangelo
correlatore Dott. Maestri Tassoni, Michelangelo
Keywords
- anticorpi anti-recettore dell'acetilcolina
- Miastenia Gravis
- timectomia
- timoma
Graduation session start date
24/07/2017
Availability
Withheld
Release date
24/07/2087
Summary
La Miastenia Gravis (MG) è la sindrome paraneoplastica più frequentemente associata a timoma, costituendo uno vero e proprio sottotipo di malattia denominato TAMG (Thymoma-associated Myasthenia Gravis). Dati di letteratura mostrano che circa il 10-20% dei pazienti con MG hanno un timoma e circa il 30% dei pazienti con timoma hanno una MG associata. I pazienti con TAMG presentano una forma di MG associata ad anticorpi diretti contro il recettore post-sinaptico dell’acetilcolina (AchR-Ab). Il timoma, pur essendo una neoplasia benigna, ha un potenziale di malignità in quanto, in una piccola percentuale di casi, tende a recidivare dopo resezione completa. Finora non esistono biomarcatori in grado di predire questo rischio.
Scopo di questo studio è quello di analizzare le caratteristiche cliniche e sierologiche della nostra coorte di pazienti con timoma e timoma recidivante, esaminando correlazioni tra parametri clinici e laboratoristici, al fine di identificare una possibile relazione tra recidive, dati clinici e alterazioni nel tempo del titolo anticorpale.
Sono stati selezionati 317 pazienti con timoma (F:M=157:160; età media: 51,7±14,2)e 32 con timoma recidivante (una o più volte) (F:M=20:12; età media: 40,12±11,8). Essi sono stati retrospettivamente analizzati in base a: età d’esordio di MG, stato clinico di MG secondo MGFA (Myasthenia Gravis Foundation of America), età al momento della timectomia, approccio chirurgico, stato clinico post-timectomia e caratteristiche oncologiche (secondo le classificazioni istologiche WHO e Masaoka-Koga). I dosaggi sierici degli AchR-Ab sono stati strettamente monitorati nel corso degli anni e nell’analisi statistica sono stati presi in considerazione i titoli anticorpali pre-timectomia, immediatamente post-intervento e prima di ogni recidiva.
Il gruppo dei pazienti recidivanti era significativamente più giovane rispetto al gruppo di controllo, con uno stadio Masaoka-Koga iniziale più aggressivo. Non sono state riscontrate differenze dello stato clinico secondo MGFA tra i due gruppi prima dell’intervento. Dopo l’intervento, è stata riscontrata una differenza statisticamente significativa tra i due gruppi. Tale significatività statistica è dovuta al fatto che, rispetto ai controlli, all’interno del gruppo delle recidive una maggior percentuale di pazienti ha presentato un peggioramento dei sintomi miastenici immediatamente dopo la timectomia, o entro un anno dall’intervento. Tuttavia, al momento della recidiva, i pazienti non presentavano peggioramenti neurologici significativi. All’ultimo follow-up, la remissione totale è stata raggiunta da una maggior percentuale di pazienti con timoma sebbene un’importante quota di pazienti recidivanti abbia raggiunto la remissione farmacologica di malattia. Per quanto riguarda i dati sierologici, i dosaggi degli AchR-Ab decrescevano significativamente in entrambi i gruppi immediatamente dopo la timectomia ma rimanevano stabili nel tempo senza presentare variazioni significative. Non sono state inoltre riscontrate differenze significative dei titoli anticorpali prima e immediatamente dopo la timectomia tra i pazienti non recidivanti, quelli con una recidiva dì timoma e quelli con due o più recidive.
Nel nostro studio, i parametri laboratoristici utilizzati non differiscono nelle due popolazioni esaminate, suggerendo che il dosaggio degli anticorpi anti-recettore dell’acetilcolina non costituisce un biomarker di recidiva di timoma. Tuttavia, abbiamo identificato dei possibili predittivi clinici di recidiva; infatti, oltre al grado istologico di timoma, abbiamo riscontrato che le recidive di timoma avvengono più frequentemente nei giovani e nei pazienti che presentano un peggioramento clinico immediatamente dopo la timectomia. Tali fattori potrebbero essere utili nel sorvegliare più attentamente queste categorie di pazienti.
Sebbene rara, servirebbero ulteriori studi per identificare possibili biomarcatori di ricorrenza di timoma.
Scopo di questo studio è quello di analizzare le caratteristiche cliniche e sierologiche della nostra coorte di pazienti con timoma e timoma recidivante, esaminando correlazioni tra parametri clinici e laboratoristici, al fine di identificare una possibile relazione tra recidive, dati clinici e alterazioni nel tempo del titolo anticorpale.
Sono stati selezionati 317 pazienti con timoma (F:M=157:160; età media: 51,7±14,2)e 32 con timoma recidivante (una o più volte) (F:M=20:12; età media: 40,12±11,8). Essi sono stati retrospettivamente analizzati in base a: età d’esordio di MG, stato clinico di MG secondo MGFA (Myasthenia Gravis Foundation of America), età al momento della timectomia, approccio chirurgico, stato clinico post-timectomia e caratteristiche oncologiche (secondo le classificazioni istologiche WHO e Masaoka-Koga). I dosaggi sierici degli AchR-Ab sono stati strettamente monitorati nel corso degli anni e nell’analisi statistica sono stati presi in considerazione i titoli anticorpali pre-timectomia, immediatamente post-intervento e prima di ogni recidiva.
Il gruppo dei pazienti recidivanti era significativamente più giovane rispetto al gruppo di controllo, con uno stadio Masaoka-Koga iniziale più aggressivo. Non sono state riscontrate differenze dello stato clinico secondo MGFA tra i due gruppi prima dell’intervento. Dopo l’intervento, è stata riscontrata una differenza statisticamente significativa tra i due gruppi. Tale significatività statistica è dovuta al fatto che, rispetto ai controlli, all’interno del gruppo delle recidive una maggior percentuale di pazienti ha presentato un peggioramento dei sintomi miastenici immediatamente dopo la timectomia, o entro un anno dall’intervento. Tuttavia, al momento della recidiva, i pazienti non presentavano peggioramenti neurologici significativi. All’ultimo follow-up, la remissione totale è stata raggiunta da una maggior percentuale di pazienti con timoma sebbene un’importante quota di pazienti recidivanti abbia raggiunto la remissione farmacologica di malattia. Per quanto riguarda i dati sierologici, i dosaggi degli AchR-Ab decrescevano significativamente in entrambi i gruppi immediatamente dopo la timectomia ma rimanevano stabili nel tempo senza presentare variazioni significative. Non sono state inoltre riscontrate differenze significative dei titoli anticorpali prima e immediatamente dopo la timectomia tra i pazienti non recidivanti, quelli con una recidiva dì timoma e quelli con due o più recidive.
Nel nostro studio, i parametri laboratoristici utilizzati non differiscono nelle due popolazioni esaminate, suggerendo che il dosaggio degli anticorpi anti-recettore dell’acetilcolina non costituisce un biomarker di recidiva di timoma. Tuttavia, abbiamo identificato dei possibili predittivi clinici di recidiva; infatti, oltre al grado istologico di timoma, abbiamo riscontrato che le recidive di timoma avvengono più frequentemente nei giovani e nei pazienti che presentano un peggioramento clinico immediatamente dopo la timectomia. Tali fattori potrebbero essere utili nel sorvegliare più attentamente queste categorie di pazienti.
Sebbene rara, servirebbero ulteriori studi per identificare possibili biomarcatori di ricorrenza di timoma.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Thesis not available for consultation. |