Thesis etd-07012016-115428 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
VIRGILLITO, ALESSANDRA
URN
etd-07012016-115428
Thesis title
Sonno e coscienza nel modello clinico dei Disordini di Coscienza (DOC): ipotesi sul ruolo diagnostico e prognostico di oscillazioni lente e fusi del sonno.
Department
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Course of study
MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
Supervisors
relatore Prof.ssa Carboncini, Maria Chiara
relatore Prof. Gemignani, Angelo
relatore Prof. Gemignani, Angelo
Keywords
- coscienza
- disordini di coscienza
- eeg
- sonno
Graduation session start date
28/07/2016
Availability
Withheld
Release date
28/07/2086
Summary
Il sonno e la coscienza sono intimamente legati tra loro e lo studio del sonno può offrire elementi interessanti per meglio comprendere il funzionamento del cervello cosciente. Negli ultimi anni è stata ampiamente studiata la fisiologia del sonno NREM e dei suoi elementi caratterizzanti: le oscillazioni lente (SSOs) e i fusi del sonno (spindles); essi sono regolati dal sistema talamo-corticale, ed è stato ampiamente discusso come l’integrità di questo sistema sia essenziale per la presenza della coscienza. I pochi studi eseguiti in letteratura su pazienti con Disordini di Coscienza (DOC) evidenziano come la struttura del sonno venga completamente alterata in caso di grave danno cerebrale. Tuttavia la presenza/assenza dei grafoelementi del sonno NREM (oscillazioni lente e fusi del sonno) è stata messa in relazione sia con la prognosi che con la diagnosi di pazienti con DOC. Lo scopo di questo lavoro di tesi è quello di indagare gli elementi del sonno NREM di un campione di pazienti con DOC, identificandone la presenza e studiandone le caratteristiche.
Sono state effettuate registrazioni notturne polisonnografiche di quattro pazienti con DOC in stadi clinici diversi, mediante l’elettroencefalogramma (EEG) ad alta densità; per due pazienti è stato possibile eseguire un follow up nel recupero di coscienza da Stato Vegetativo (VS) a Stato di Minima Coscienza (MCS) a Emergenza dallo Stato di Minima Coscienza (EMCS). Sui dati registrati è stata eseguita la suddivisione in stadi, l’analisi spettrale dell’intera registrazione, e sono stati identificati, nei periodi di sonno NREM, degli Eventi di Interesse (EOI) aventi le caratteristiche di oscillazioni lente (SSOs) e fusi del sonno. Per quanto riguarda l’ipnogramma e l’analisi spettrale è stata confermata la alterazione della struttura del sonno già nota in letteratura. Lo studio degli elementi del sonno NREM ha permesso di evidenziare che i pazienti in VS presentano SSOs di ampiezza ridotta e prive di attività ad alta frequenza nella fase di up state. Nei pazienti che presentano un favorevole outcome tali elementi si modificano, diventando di ampiezza progressivamente maggiore e riacquistando l’attività rapida nell’up state.
Si ipotizza che le alterazioni osservate siano dovute ad un danno del sistema talamo-corticale, che in caso di outcome favorevole venga gradualmente a ripristinarsi, favorendo il miglioramento clinico. Si conclude dunque che lo studio del sonno non solo può rivestire fondamentale importanza per la comprensione del meccanismo fisiopatogenetico ma rappresenta un elemento molto utile per la diagnosi e la prognosi di pazienti con DOC.
Sono state effettuate registrazioni notturne polisonnografiche di quattro pazienti con DOC in stadi clinici diversi, mediante l’elettroencefalogramma (EEG) ad alta densità; per due pazienti è stato possibile eseguire un follow up nel recupero di coscienza da Stato Vegetativo (VS) a Stato di Minima Coscienza (MCS) a Emergenza dallo Stato di Minima Coscienza (EMCS). Sui dati registrati è stata eseguita la suddivisione in stadi, l’analisi spettrale dell’intera registrazione, e sono stati identificati, nei periodi di sonno NREM, degli Eventi di Interesse (EOI) aventi le caratteristiche di oscillazioni lente (SSOs) e fusi del sonno. Per quanto riguarda l’ipnogramma e l’analisi spettrale è stata confermata la alterazione della struttura del sonno già nota in letteratura. Lo studio degli elementi del sonno NREM ha permesso di evidenziare che i pazienti in VS presentano SSOs di ampiezza ridotta e prive di attività ad alta frequenza nella fase di up state. Nei pazienti che presentano un favorevole outcome tali elementi si modificano, diventando di ampiezza progressivamente maggiore e riacquistando l’attività rapida nell’up state.
Si ipotizza che le alterazioni osservate siano dovute ad un danno del sistema talamo-corticale, che in caso di outcome favorevole venga gradualmente a ripristinarsi, favorendo il miglioramento clinico. Si conclude dunque che lo studio del sonno non solo può rivestire fondamentale importanza per la comprensione del meccanismo fisiopatogenetico ma rappresenta un elemento molto utile per la diagnosi e la prognosi di pazienti con DOC.
File
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