Thesis etd-06282007-104945 |
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Thesis type
Tesi di laurea specialistica
Author
Bechini, Eleonora
URN
etd-06282007-104945
Thesis title
Biodiversità e valorizzazone dei prodotti agroalimentari
Department
AGRARIA
Course of study
SCIENZE DELLA PRODUZIONE E DIFESA DEI VEGETALI
Supervisors
Relatore Brunori, Gianluca
Keywords
- biodiversità
- Mucca Pisana
Graduation session start date
16/07/2007
Availability
Full
Summary
Eleonora Bechini
Professore Gialluca Brunori
Corso di Laurea in Scienze Agrarie curriculum Difesa dei vegetali
Biodiversità e valorizzazione dei prodotti agroalimentari
La biodiversità o variabilità genetica presente a livello di specie, genere ed ecosistema oggi rappresenta indiscutibilmente un valore per l’umanità ed il suo futuro sia dal punto di vista ambientale, economico e socio-culturale.
Dal punto di vista ecologico-ambientale possiamo sottolineare come la ricchezza della vita, la sua variabilità e quindi la varianza del patrimonio genetico che ne è origine, sono la base e il presupposto indispensabile del processo di evoluzione ed adattamento delle specie viventi al cambiamento, non che influenzano positivamente la resilienza degli ecosistemi e quindi la capacità di carico dell’ambiente riguardo ai fattori di disturbo. La biodiversità consente infatti di mantenere gli equilibri ecologici e climatici sia su scala locale che planetaria. Per quanto riguarda invece la dimensione etico-culturale della biodiversità, questa si riferisce ai valori etici, sociali, religiosi, simbolici che le risorse naturali assumono per le diverse culture del pianeta, concorrendo per altro alla loro definizione.Vediamo infatti che esiste una sorta di coevoluzione tra diversità biologica e diversità culturale: da un lato l’uomo definisce il proprio universo di riferimento, anche, sulla base delle risorse disponibili, dall’altro modifica le stesse risorse attraverso l’uso e la conseguente selezione di queste. La scomparsa di una specie o di una varietà determina conseguentemente la perdita di competenze, tradizioni e conoscenze legate al suo uso e non meno importante la perdita del valore di opzione legato alla possibilità di utilizzare tali risorse in futuro. Per quanto riguarda infine i benefici di ordine strettamente economico derivanti dalla diversità biologica, questi sono rappresentati dai beni materiali o servizi forniti dalla stessa, che producono reddito in modo diretto o influiscono sullo sviluppo attraverso il loro positivo apporto alla qualità della vita.
Il valore complesso, che la biodiversità rappresenta, è sempre più spesso, messo in pericolo dall’attività dell’uomo, che risulta di fatto il principale responsabile della perdita di biodiversità del pianeta. A fronte di questa consapevolezza emerge la necessità di trovare forme di sviluppo per la tutela e la valorizzazione di questa importante risorsa. La ricerca e l’attuazione di linee di sviluppo sostenibili, che permettano di trovare un punto di equilibrio tra crescita economica e conservazione delle risorse naturali, risulta particolarmente importante soprattutto per quelle aree come agro-ecosistemi, parchi, riserve ed ecosistemi forestali che di fatto rappresentano, per il pianeta, il principale serbatoio di biodiversità.
Lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali, la scelta di forme di agricoltura altamente impattanti, accanto a fenomeni di abbandono e spopolamento delle aree più svantaggiate, sono tra i principali fattori che accelerano il processo di erosione genetica delle zone rurali.
Numerose sono le iniziative che possono contribuire a realizzare forme di sviluppo sostenibile per le aree rurali, consentendo, da un lato, di salvaguardare l’ambiente e contemporaneamente, di determinare, dall’altro, ricadute positive in termini economici e sociali (istituzione di aree protette, recupero di aree dismesse e degradate, ecoturismo e turismo enogastronomico, forme di agricoltura a ridotto impatto ambientale, ecc….) per la rivitalizzazione dell’area stessa. A tale fine, nel nostro elaborato vogliamo mettere in evidenza l’importante ruolo che le produzioni tipiche e tradizionali di qualità possono avere nel promuovere il territorio, sia dal punto di vista economico che socio-culturale, e, non meno importate, il ruolo che esse svolgono nel tutelare e valorizzare il ricco patrimonio varietale, da sempre fortemente legato a queste produzioni. Trovare appropriate forme di promozione che consentano alle produzioni tipiche e tradizionali di qualità di conquistare e mantenere un proprio spazio di mercato, vincendo la forte concorrenza presente, ed ottenendo, in questo modo, un’adeguata remunerazione commerciale, consente di evitare la scomparsa di varietà vegetali e di razze animali autoctone, che da sempre sono legate a tali produzioni ed appartengono alla storia del territorio.Per vedere come queste teorie siano effettivamente attuabili e quale incidenza pratica possano avere abbiamo portato come esempio esplicativo il lavoro svolto nella nostra provincia per il recupero, la valorizzazione e la salvaguardia della razza vaccina Mucca Pisana, varietà autoctona da secoli legata alla storia produttiva e culturale del nostro territorio.
Professore Gialluca Brunori
Corso di Laurea in Scienze Agrarie curriculum Difesa dei vegetali
Biodiversità e valorizzazione dei prodotti agroalimentari
La biodiversità o variabilità genetica presente a livello di specie, genere ed ecosistema oggi rappresenta indiscutibilmente un valore per l’umanità ed il suo futuro sia dal punto di vista ambientale, economico e socio-culturale.
Dal punto di vista ecologico-ambientale possiamo sottolineare come la ricchezza della vita, la sua variabilità e quindi la varianza del patrimonio genetico che ne è origine, sono la base e il presupposto indispensabile del processo di evoluzione ed adattamento delle specie viventi al cambiamento, non che influenzano positivamente la resilienza degli ecosistemi e quindi la capacità di carico dell’ambiente riguardo ai fattori di disturbo. La biodiversità consente infatti di mantenere gli equilibri ecologici e climatici sia su scala locale che planetaria. Per quanto riguarda invece la dimensione etico-culturale della biodiversità, questa si riferisce ai valori etici, sociali, religiosi, simbolici che le risorse naturali assumono per le diverse culture del pianeta, concorrendo per altro alla loro definizione.Vediamo infatti che esiste una sorta di coevoluzione tra diversità biologica e diversità culturale: da un lato l’uomo definisce il proprio universo di riferimento, anche, sulla base delle risorse disponibili, dall’altro modifica le stesse risorse attraverso l’uso e la conseguente selezione di queste. La scomparsa di una specie o di una varietà determina conseguentemente la perdita di competenze, tradizioni e conoscenze legate al suo uso e non meno importante la perdita del valore di opzione legato alla possibilità di utilizzare tali risorse in futuro. Per quanto riguarda infine i benefici di ordine strettamente economico derivanti dalla diversità biologica, questi sono rappresentati dai beni materiali o servizi forniti dalla stessa, che producono reddito in modo diretto o influiscono sullo sviluppo attraverso il loro positivo apporto alla qualità della vita.
Il valore complesso, che la biodiversità rappresenta, è sempre più spesso, messo in pericolo dall’attività dell’uomo, che risulta di fatto il principale responsabile della perdita di biodiversità del pianeta. A fronte di questa consapevolezza emerge la necessità di trovare forme di sviluppo per la tutela e la valorizzazione di questa importante risorsa. La ricerca e l’attuazione di linee di sviluppo sostenibili, che permettano di trovare un punto di equilibrio tra crescita economica e conservazione delle risorse naturali, risulta particolarmente importante soprattutto per quelle aree come agro-ecosistemi, parchi, riserve ed ecosistemi forestali che di fatto rappresentano, per il pianeta, il principale serbatoio di biodiversità.
Lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali, la scelta di forme di agricoltura altamente impattanti, accanto a fenomeni di abbandono e spopolamento delle aree più svantaggiate, sono tra i principali fattori che accelerano il processo di erosione genetica delle zone rurali.
Numerose sono le iniziative che possono contribuire a realizzare forme di sviluppo sostenibile per le aree rurali, consentendo, da un lato, di salvaguardare l’ambiente e contemporaneamente, di determinare, dall’altro, ricadute positive in termini economici e sociali (istituzione di aree protette, recupero di aree dismesse e degradate, ecoturismo e turismo enogastronomico, forme di agricoltura a ridotto impatto ambientale, ecc….) per la rivitalizzazione dell’area stessa. A tale fine, nel nostro elaborato vogliamo mettere in evidenza l’importante ruolo che le produzioni tipiche e tradizionali di qualità possono avere nel promuovere il territorio, sia dal punto di vista economico che socio-culturale, e, non meno importate, il ruolo che esse svolgono nel tutelare e valorizzare il ricco patrimonio varietale, da sempre fortemente legato a queste produzioni. Trovare appropriate forme di promozione che consentano alle produzioni tipiche e tradizionali di qualità di conquistare e mantenere un proprio spazio di mercato, vincendo la forte concorrenza presente, ed ottenendo, in questo modo, un’adeguata remunerazione commerciale, consente di evitare la scomparsa di varietà vegetali e di razze animali autoctone, che da sempre sono legate a tali produzioni ed appartengono alla storia del territorio.Per vedere come queste teorie siano effettivamente attuabili e quale incidenza pratica possano avere abbiamo portato come esempio esplicativo il lavoro svolto nella nostra provincia per il recupero, la valorizzazione e la salvaguardia della razza vaccina Mucca Pisana, varietà autoctona da secoli legata alla storia produttiva e culturale del nostro territorio.
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