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Il presente lavoro di tesi ha lo scopo di indicare una proposta innovativa per il ripristino e la salvaguardia di un verace modo di intendere le prassi lavorative, partendo dall’individuazione delle fallacie entro cui il concetto di lavoro scade oggigiorno, condizionato da un sistema economico orientato utilitaristicamente.
L’analisi degli usuali approcci di gestione delle risorse umane all’interno delle imprese economiche permette di porre in risalto uno scarto delineato da una poco efficace intersezione fra teorie e pratiche: tale evidenza, che si declina come urgenza laddove si riconosca la funzione di autodeterminazione e costruzione identitaria che la dimensione del lavoro autenticamente rappresenta, rappresenta il criterio di legittimazione per un approccio che vuole integrare le comuni impostazioni di ingegneria gestionale e di management attraverso gli strumenti filosofici che l’Etica Applicata offre. Secondo questa prospettiva interdisciplinare si avrà modo di estendere la portata del concetto di Affective Commitment, sino ad ora di pertinenza esclusiva della psicologia del lavoro, attraverso l’intersezione con la filosofia di Paul Ricoeur, per mezzo della prospettiva etica proposta dal filosofo in Sé come un altro. Tale avvicinamento si rivelerà essere momento di integrazione virtuosa per un rapporto di lavoro che renda conto del fondamento di senso e di arricchimento antropologico cui il lavoro veracemente risponde, ponendo nel coinvolgimento la sua cifra etica.