Thesis etd-06232010-153828 |
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Thesis type
Tesi di laurea specialistica
Author
MARZOLLO, MAURO
URN
etd-06232010-153828
Thesis title
Il ruolo delle nuove tecnologie di informazione e comunicazione nella cooperazione civile e militare per la gestione delle crisi e delle emergenze
Department
INTERFACOLTA'
Course of study
SCIENZE PER LA PACE: COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO, MEDIAZIONE E TRASFORMAZIONE DEI CONFLITTI
Supervisors
relatore Prof. Tarini, Fabio
Keywords
- ICT
Graduation session start date
08/07/2010
Availability
Withheld
Release date
08/07/2050
Summary
Eventi di rilevanza sia nazionale che internazionale, anche recenti, hanno confermato l’importanza dello strumento della cooperazione tra istituzioni e Forze Armate per far fronte a situazioni di emergenza ed alla loro gestione.
Contestualmente al consolidamento delle procedure operative e organizzative, l’evoluzione delle tecnologie nel campo delle telecomunicazioni e dell’informatica ha portato a un notevole miglioramento delle tecniche di intervento e dei tempi di risposta facendo in modo che nell’ambito di teatri operativi di diversa tipologia, le modalità esecutive rimangano le stesse. Pertanto, è di fondamentale importanza determinare quali e quanti strumenti e assetti devono essere adottati affinchè siano in grado di assolvere i compiti di prevenzione, monitoraggio e gestione delle emergenze oltre a garantire un’adeguata flessibilità d’impiego.
Il presente lavoro si propone di delineare il ruolo strategico dell’ICT (Information and Communication Technology) in supporto agli interventi umanitari e di emergenza per realizzare il coordinamento e la cooperazione tra la componente militare (e in particolare il responsabile) e gli attori civili, inclusa la popolazione, le Autorità locali, le Agenzie e le Organizzazioni Internazionali, nazionali, e non governative, fino a includere la somministrazione di servizi essenziali, interventi di carattere infrastrutturale e di surrogazione/assistenza di autorità civili.
Il Capitolo I entra nel merito della Cooperazione Civile e militare sottolineando l’attuale situazione di “empasse” dovuta a una mancanza di volontà orientata al raggiungimento di una effettiva ed efficace mutualità. Senza approfondire gli aspetti legati alle carenze del quadro legislativo che dovrebbe regolare tale cooperazione, si cerca di evidenziare quali sono gli effettivi rapporti tra le Forze Armate e le altre istituzioni nell’ambito di una complessa organizzazione preposta al monitoraggio del territorio, alla salvaguardia della popolazione in caso di calamità naturali e alla gestione delle emergenze. Il modello italiano di Difesa nazionale è ben lontano da quello che dovrebbe essere in realtà, soprattutto se comparato, per esempio, a quello americano in cui i termini Difesa Civile e Protezione Civile coincidono.
La tecnologia delle comunicazioni e dell’informazione ha reso disponibile negli ultimi anni tutti gli strumenti attraverso i quali si potrebbe raggiungere un livello di completa integrazione e interoperabilità tra i vari attori deputati alla Cooperazione militare e civile.
Il Capitolo II intende dar conto della situazione attuale delle configurazioni e degli assetti dei sistemi di comunicazione adottati in ambito nazionale sia dalla Pubblica Amministrazione che dal Dipartimento della Protezione Civile. Si passano quindi in rassegna i principali supporti trasmissivi, dalle reti satellitari a quelle terrestri, con particolare riferimento sia all’utilizzo dei collegamenti spaziali che alla complessità delle reti informatiche esistenti; aspetti che fanno intravedere la difficoltà della loro integrazione e di impiego a fattor comune. Gli approfondimenti tecnici degli argomenti trattati in questo capitolo sono riportati nelle Appendici 1 e 2.
Lo strumento tecnologico non sempre è sufficiente a garantire il buon andamento di un’operazione di qualsivoglia genere; è necessario che avvenga quel connubio imprescindibile tra tecnologia e organizzazione. Per questo motivo nel Capitolo III sono riportate le modalità operative della più importante sala operativa nazionale, la Sala Situazione Italia della protezione Civile, e le architetture telematiche a supporto di questo centro decisionale.
Naturalmente si sottolinea l’importanza di due tra i molteplici strumenti informativi che hanno svolto un ruolo fondamentale nel corso dei tragici eventi degli ultimi mesi in Abruzzo e ad Haiti: il sistema satellitare COSMO SkyMed e la Telemedicina le cui caratteristiche tecniche e le modalità di impiego sono riportate nelle Appendici 3 e 4.
A questo proposito e a riprova della difficoltà di supportare simili interventi di emergenza vengono descritte le architetture telematiche attivate in occasione dei due eventi sismici sottolineando le difficoltà oggettive che impediscono una completa integrazione dei sistemi.
Contestualmente al consolidamento delle procedure operative e organizzative, l’evoluzione delle tecnologie nel campo delle telecomunicazioni e dell’informatica ha portato a un notevole miglioramento delle tecniche di intervento e dei tempi di risposta facendo in modo che nell’ambito di teatri operativi di diversa tipologia, le modalità esecutive rimangano le stesse. Pertanto, è di fondamentale importanza determinare quali e quanti strumenti e assetti devono essere adottati affinchè siano in grado di assolvere i compiti di prevenzione, monitoraggio e gestione delle emergenze oltre a garantire un’adeguata flessibilità d’impiego.
Il presente lavoro si propone di delineare il ruolo strategico dell’ICT (Information and Communication Technology) in supporto agli interventi umanitari e di emergenza per realizzare il coordinamento e la cooperazione tra la componente militare (e in particolare il responsabile) e gli attori civili, inclusa la popolazione, le Autorità locali, le Agenzie e le Organizzazioni Internazionali, nazionali, e non governative, fino a includere la somministrazione di servizi essenziali, interventi di carattere infrastrutturale e di surrogazione/assistenza di autorità civili.
Il Capitolo I entra nel merito della Cooperazione Civile e militare sottolineando l’attuale situazione di “empasse” dovuta a una mancanza di volontà orientata al raggiungimento di una effettiva ed efficace mutualità. Senza approfondire gli aspetti legati alle carenze del quadro legislativo che dovrebbe regolare tale cooperazione, si cerca di evidenziare quali sono gli effettivi rapporti tra le Forze Armate e le altre istituzioni nell’ambito di una complessa organizzazione preposta al monitoraggio del territorio, alla salvaguardia della popolazione in caso di calamità naturali e alla gestione delle emergenze. Il modello italiano di Difesa nazionale è ben lontano da quello che dovrebbe essere in realtà, soprattutto se comparato, per esempio, a quello americano in cui i termini Difesa Civile e Protezione Civile coincidono.
La tecnologia delle comunicazioni e dell’informazione ha reso disponibile negli ultimi anni tutti gli strumenti attraverso i quali si potrebbe raggiungere un livello di completa integrazione e interoperabilità tra i vari attori deputati alla Cooperazione militare e civile.
Il Capitolo II intende dar conto della situazione attuale delle configurazioni e degli assetti dei sistemi di comunicazione adottati in ambito nazionale sia dalla Pubblica Amministrazione che dal Dipartimento della Protezione Civile. Si passano quindi in rassegna i principali supporti trasmissivi, dalle reti satellitari a quelle terrestri, con particolare riferimento sia all’utilizzo dei collegamenti spaziali che alla complessità delle reti informatiche esistenti; aspetti che fanno intravedere la difficoltà della loro integrazione e di impiego a fattor comune. Gli approfondimenti tecnici degli argomenti trattati in questo capitolo sono riportati nelle Appendici 1 e 2.
Lo strumento tecnologico non sempre è sufficiente a garantire il buon andamento di un’operazione di qualsivoglia genere; è necessario che avvenga quel connubio imprescindibile tra tecnologia e organizzazione. Per questo motivo nel Capitolo III sono riportate le modalità operative della più importante sala operativa nazionale, la Sala Situazione Italia della protezione Civile, e le architetture telematiche a supporto di questo centro decisionale.
Naturalmente si sottolinea l’importanza di due tra i molteplici strumenti informativi che hanno svolto un ruolo fondamentale nel corso dei tragici eventi degli ultimi mesi in Abruzzo e ad Haiti: il sistema satellitare COSMO SkyMed e la Telemedicina le cui caratteristiche tecniche e le modalità di impiego sono riportate nelle Appendici 3 e 4.
A questo proposito e a riprova della difficoltà di supportare simili interventi di emergenza vengono descritte le architetture telematiche attivate in occasione dei due eventi sismici sottolineando le difficoltà oggettive che impediscono una completa integrazione dei sistemi.
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