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Dopo aver ricostruito per sommi capi il percorso biografico e la carriera artistica di Ludwig Tieck (capitolo I) e le opere teatrali composte durante gli anni della giovinezza (capito II), nonché la ricezione dell’antichità nel contesto della cultura tedesca di fine Settecento (cap III) , la tesi propone la traduzione italiana e una lettura analitica del breve Melodrama Jason und Medea (capitolo V), con lo scopo di mettere in luce, anche sullo sfondo della ricezione delle principali rielaborazioni coeve del mito argonautico (capitolo IV), sia il sapiente riuso dei modelli classici da parte dello scrittore berlinese, sia la tessitura e l’architettura interna dell’opera, che pur nella sua brevità già dimostra l’originalità del capofila del movimento romantico.