• squadrismo
• violenza politica

Il presente studio si concentra sul ruolo cruciale della violenza politica nell’ascesa e nel consolidamento del regime totalitario fascista, attraverso un’analisi approfondita del fenomeno dello squadrismo. Lo squadrismo riveste una centralità fondamentale per comprendere la natura e l’evoluzione storica e politica del fascismo. La pratica comunitaria della violenza contribuisce sia alla formazione dell’identità del Partito fascista come «partito-milizia» sia nell’elaborazione e attuazione di uno dei primi esperimenti di dominio totalitario tentati nel Novecento. Lo studio propone una periodizzazione del fenomeno squadrista che distingue due fasi distintive nel suo sviluppo. La prima fase, precedente alla marcia su Roma, è caratterizzata dal ricorso intenzionale alla violenza come mezzo terroristico per eliminare gli avversari politici e consolidare il proprio controllo. Nella seconda fase, successiva alla presa del potere, la violenza di matrice squadrista si trasforma in uno strumento di intimidazione e controllo del consenso, funzionale al rafforzamento del regime fascista e alla costruzione di un sistema politico basato sulla coercizione e sull’eliminazione del dissenso.