Thesis etd-06132006-124156 |
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Thesis type
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Author
Macchia, Marco
email address
macchia.marco@libero.it
URN
etd-06132006-124156
Thesis title
Studio geologico-tecnico della zona di Ceserana ( Garfagnana, Lucca) e realizzazione di una carta dell’instabilità dei versanti mediante analisi statistica e tecniche GIS.
Department
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Course of study
SCIENZE GEOLOGICHE
Supervisors
relatore Dott. D'Amato Avanzi, Giacomo Alfredo
relatore Prof. Puccinelli, Alberto
relatore Prof. Puccinelli, Alberto
Keywords
- analisi statistica
- carta dell'instabilità
- GIS
- rilevamento geologico-tecnico
Graduation session start date
30/06/2006
Availability
Full
Summary
Titolo tesi (vecchio ordinamento): Studio geologico-tecnico della zona di Ceserana ( Garfagnana, Lucca) e realizzazione di una carta dell’instabilità dei versanti mediante analisi statistica e tecniche GIS.
Riassunto
La zona di studio è caratterizzata dalla presenza delle formazioni rocciose costituenti i termini superiori della Falda Toscana (Scaglia Toscana, Macigno, Argilliti di Fiumalbo, Arenarie di M.Modino), dei depositi fluvio-lacustri villafranchiani e dei deposti alluvionali antichi (ciottoli a prevalenti elementi di arenaria Macigno). Sono inoltre presenti depositi alluvionali recenti e attuali, estese coperture detritiche, e numerosi corpi di frana.
La Garfagnana e la zona di Ceserana in particolare, oggetto di una complessa evoluzione tettonica, sono interessate da attività sismica con terremoti di forte intensità.
L’oggetto del presente lavoro è quello di identificare le principali forme e processi correlati ai fenomeni di instabilità dei versanti, di definire le caratteristiche fisico-meccaniche delle rocce e delle coperture, e di valutare le condizioni di instabilità dei versanti attraverso un’analisi statistica delle relazioni tra i fattori predisponenti (legati alle caratteristiche geologiche, geomorfologiche, litologiche ecc.) e i dissesti in atto. A tal fine è stata svolta una campagna di rilevamento geologico-tecnico, integrata da analisi di laboratorio ed analisi di fotointerpretazione, ed elaborazione mediante tecniche GIS.
Durante il rilevamento sono state realizzate stazioni geomeccaniche volte alla valutazione delle caratteristiche meccaniche dei materiali. Sono state inoltre eseguite prove sclerometriche in situ, e prove di laboratorio (PLT, densità). Per la valutazione delle caratteristiche fisico-meccaniche delle coperture sono state effettuate prove in laboratorio (analisi granulometrica, limiti di Atterberg) e prove manuali in campagna.
L’analisi delle condizioni di stabilità dei versanti è proceduta per passi successivi: attraverso il rilevamento di campagna sono stati individuati e cartografati i dissesti e i principali processi e forme connessi con l’instabilità, ed è stata realizzata una carta inventario dei fenomeni franosi. L’indagine geologico-tecnica ha permesso di analizzare le principali caratteristiche delle rocce e delle coperture, che hanno permesso di ottenere una carta litologico-tecnica. La distribuzione spaziale dei fattori dell’instabilità è stata riportata su livelli informativi fra loro sovrapponibili, in modo da poter valutare in ogni punto il concentrarsi dei diversi fattori predisponenti al dissesto. Il confronto con la distribuzione spaziale dei dissesti ha permesso di stabilire delle relazioni fra i vari fattori di instabilità ed il verificarsi dei dissesti.
L’analisi statistica dei dati ha permesso di analizzare in modo approfondito tali relazioni, fornendo valutazioni quantitative con un più elevato grado di oggettività, nonché la suddivisione del territorio in aree con diverso grado di pericolosità.
Nell’analisi condizionale i fattori dell’instabilità sono stati valutati in modo univariato attraverso il confronto con la distribuzione dei dissesti.
Con l’analisi statistica multivariata è stato invece possibile valutare quantitativamente l’influenza di ciascun fattore confrontandolo con tutti gli altri, stabilendone le relazioni reciproche e giungendo alla definizione di un modello.
Riassunto
La zona di studio è caratterizzata dalla presenza delle formazioni rocciose costituenti i termini superiori della Falda Toscana (Scaglia Toscana, Macigno, Argilliti di Fiumalbo, Arenarie di M.Modino), dei depositi fluvio-lacustri villafranchiani e dei deposti alluvionali antichi (ciottoli a prevalenti elementi di arenaria Macigno). Sono inoltre presenti depositi alluvionali recenti e attuali, estese coperture detritiche, e numerosi corpi di frana.
La Garfagnana e la zona di Ceserana in particolare, oggetto di una complessa evoluzione tettonica, sono interessate da attività sismica con terremoti di forte intensità.
L’oggetto del presente lavoro è quello di identificare le principali forme e processi correlati ai fenomeni di instabilità dei versanti, di definire le caratteristiche fisico-meccaniche delle rocce e delle coperture, e di valutare le condizioni di instabilità dei versanti attraverso un’analisi statistica delle relazioni tra i fattori predisponenti (legati alle caratteristiche geologiche, geomorfologiche, litologiche ecc.) e i dissesti in atto. A tal fine è stata svolta una campagna di rilevamento geologico-tecnico, integrata da analisi di laboratorio ed analisi di fotointerpretazione, ed elaborazione mediante tecniche GIS.
Durante il rilevamento sono state realizzate stazioni geomeccaniche volte alla valutazione delle caratteristiche meccaniche dei materiali. Sono state inoltre eseguite prove sclerometriche in situ, e prove di laboratorio (PLT, densità). Per la valutazione delle caratteristiche fisico-meccaniche delle coperture sono state effettuate prove in laboratorio (analisi granulometrica, limiti di Atterberg) e prove manuali in campagna.
L’analisi delle condizioni di stabilità dei versanti è proceduta per passi successivi: attraverso il rilevamento di campagna sono stati individuati e cartografati i dissesti e i principali processi e forme connessi con l’instabilità, ed è stata realizzata una carta inventario dei fenomeni franosi. L’indagine geologico-tecnica ha permesso di analizzare le principali caratteristiche delle rocce e delle coperture, che hanno permesso di ottenere una carta litologico-tecnica. La distribuzione spaziale dei fattori dell’instabilità è stata riportata su livelli informativi fra loro sovrapponibili, in modo da poter valutare in ogni punto il concentrarsi dei diversi fattori predisponenti al dissesto. Il confronto con la distribuzione spaziale dei dissesti ha permesso di stabilire delle relazioni fra i vari fattori di instabilità ed il verificarsi dei dissesti.
L’analisi statistica dei dati ha permesso di analizzare in modo approfondito tali relazioni, fornendo valutazioni quantitative con un più elevato grado di oggettività, nonché la suddivisione del territorio in aree con diverso grado di pericolosità.
Nell’analisi condizionale i fattori dell’instabilità sono stati valutati in modo univariato attraverso il confronto con la distribuzione dei dissesti.
Con l’analisi statistica multivariata è stato invece possibile valutare quantitativamente l’influenza di ciascun fattore confrontandolo con tutti gli altri, stabilendone le relazioni reciproche e giungendo alla definizione di un modello.
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