Thesis etd-06092009-152310 |
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Thesis type
Tesi di laurea specialistica
Author
MAGRI', ELISA
URN
etd-06092009-152310
Thesis title
Alterità e linguaggio in G. W. F. Hegel e W. von Humboldt
Department
LETTERE E FILOSOFIA
Course of study
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Supervisors
Relatore Prof. Ferrarin, Alfredo
Keywords
- alterità
- analogical diversity
- difference
- differenza
- diversità analogica
- identità
- identity
- innere Sprachform
- innere Sprachform
- negation
- negazione
- otherness
- reflection
- riflessione
- schematismo
- schematismus
- traduzione
- translation
Graduation session start date
01/07/2009
Availability
Withheld
Release date
01/07/2049
Summary
La tesi segue un doppio filo logico, in quanto prende in considerazione la Wissenschaft der Logik di Hegel e la Sprachphilosophie di von Humboldt per valutare in entrambi gli autori l'incidenza assegnata al linguaggio nel quadro dell'attività teoretica, così da rilevare una profonda affinità fra i due autori in merito alla ricerca sulle possibilità espressive e critiche del pensiero. Al tempo stesso si mostra come la relazione fra la riflessione ed il linguaggio influisca nella ridefinizione del modello ontologico dell'identità, la quale è affrontata sempre in rapporto problematico con la differenza. Proprio rispetto a quest'ultima si segnala l'effettiva distanza nell'impostazione delle due indagini: l'una, quella di Hegel, fondata sull'uso della negazione determinata; l'altra, quella di Humboldt, su una fondamentale rilettura dello schematismo kantiano.
L'intento non è solo quello di proporre un confronto su un piano teorico, peraltro scarsamente discusso nella letteratura critica e spesso riproposto all'insegna di un dualismo insanabile (dialettica hegeliana vs ermeneutica humboldtiana); decisiva è invece la rilettura della Logik e della Sprachphilosophie quali campi discorsivi originali nel panorama filosofico post-kantiano. In particolare i due discorsi sono accomunati da una concezione della mente anti-rappresentazionale e da uno studio del linguaggio mai inteso in senso strumentale rispetto al pensiero.
This thesis explores the role of language in Hegel's Logik and Humboldt's Sprachphilosophie. The goal of this work is twofold. On the one had, it shows that Hegel and Humboldt share significant views with regard to the expressive relation between thought and reality as mediated by language.
On the other hand, the thesis situates the problem of language in relation to the ontological problem of identity and difference, which is essential to distinguish Hegel's negative method from Humboldt's heritage of Kant's transcendental schematism.
My aim is not only to suggest a theoretical comparison between two philosophers always presented as reciprocally adverse (e.g. dialectical method against hermeneutics); but also to prove that Hegel's Logik and Humboldt's Sprachphilosophie can be understood as original post-Kantian discursive fields. Such discursive fields are based on the non-representational view of thought and the non-instrumental role of language.
L'intento non è solo quello di proporre un confronto su un piano teorico, peraltro scarsamente discusso nella letteratura critica e spesso riproposto all'insegna di un dualismo insanabile (dialettica hegeliana vs ermeneutica humboldtiana); decisiva è invece la rilettura della Logik e della Sprachphilosophie quali campi discorsivi originali nel panorama filosofico post-kantiano. In particolare i due discorsi sono accomunati da una concezione della mente anti-rappresentazionale e da uno studio del linguaggio mai inteso in senso strumentale rispetto al pensiero.
This thesis explores the role of language in Hegel's Logik and Humboldt's Sprachphilosophie. The goal of this work is twofold. On the one had, it shows that Hegel and Humboldt share significant views with regard to the expressive relation between thought and reality as mediated by language.
On the other hand, the thesis situates the problem of language in relation to the ontological problem of identity and difference, which is essential to distinguish Hegel's negative method from Humboldt's heritage of Kant's transcendental schematism.
My aim is not only to suggest a theoretical comparison between two philosophers always presented as reciprocally adverse (e.g. dialectical method against hermeneutics); but also to prove that Hegel's Logik and Humboldt's Sprachphilosophie can be understood as original post-Kantian discursive fields. Such discursive fields are based on the non-representational view of thought and the non-instrumental role of language.
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