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La tesi analizza il tema dei "viaggi sedentari". Una formula che suona un po' paradossale, ma proprio per questo affascinante. L'indagine si svolge attraverso un percorso che, prendendo le mosse dall'opera di Xavier de Maistre,porta da Ariosto a Marino, Leopardi, Baudelaire, Conrad, fino a Calvino, per poi giungere ad affrontare opere di scrittori italiani contemporanei. Questi, per quanto non ancora entrati nel novero dei "grandi della letteratura", paiono degni di essere considerati, poiché mostrano di aver ereditato ed interpretato in maniera originale le proposte dei "classici": si tratta di Beppe Sebaste, Antonio Pascale e Angelo Ferracuti. Dopo aver esaminato lo sviluppo storico del tema, cercando di capire il significato specifico di volta in volta da esso assunto, il fine ultimo sarà quello di mostrare come il "viaggio sedentario" sia un vero e proprio genere nel genere della letteratura di viaggio,arrivando a porsi come una proposta alternativa e di rottura alla "fine dei viaggi", stabilendo definitivamente lo spazio della letteratura.