Thesis etd-06042016-110420 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale
Author
BENASSI, PIER FRANCESCO
URN
etd-06042016-110420
Thesis title
Plinio Nomellini e il Simbolismo: il rapporto con gli artisti e i letterati dell'epoca.
Department
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Course of study
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Supervisors
relatore Prof. Farinella, Vincenzo
correlatore Prof. Patti, Mattia
correlatore Prof. Patti, Mattia
Keywords
- Arte Contemporanea
- Ceccardo Roccatagliata Ceccardi
- Club della Bohème
- Decadentismo
- Diego Garoglio
- Divisionismo
- Gabriele D'Annunzio
- Giacomo Puccini
- Giovanni Pascoli
- Ideismo
- Postmacchiaioli
- Scuola livornese
Graduation session start date
27/06/2016
Availability
Full
Summary
Questo lavoro di tesi magistrale in "Storia e forme della arti visive, dello spettacolo e dei nuovi media", dal titolo "Plinio Nomellini e il Simbolismo: il rapporto con gli artisti e i letterati dell’epoca", ha lo scopo di analizzare le relazioni che il pittore Plinio Nomellini (Livorno 1866 – Firenze 1943) ha intrattenuto con il ricco ambiente culturale della sua epoca. Seguendo un percorso cronologico, si vogliono così evidenziare i momenti nodali di relazione con poeti e pittori che hanno influenzato e reso possibile la creazione dell’opera pittorica dell’artista.
In particolare, dopo una breve introduzione del lavoro di tesi, nel primo capitolo si presenta l’artista, analizzando sinteticamente e cronologicamente la vicenda biografica, dalla prima formazione macchiaiola presso Giovanni Fattori a Firenze, fino alle ultime apparizioni ufficiali del pittore prima del 1943, con una breve postilla finale sulla sua fortuna critica.
Nel secondo capitolo si analizza, sempre seguendo un filo cronologico, l’attività illustrativa per la stampa e i poeti, dagli anni novanta dell’Ottocento fino agli anni venti e trenta del Novecento; dalle prime illustrazioni sul periodico genovese «L’Elettrico» del dicembre 1894 ai manifesti per l’inaugurazione del monumento ai Mille del 1915.
Nel terzo capitolo si indaga la permanenza di Plinio Nomellini presso il “Club della Bohème” di Torre del Lago ai primi del Novecento, l’amicizia con gli artisti Fanelli e Pagni presso la dimora di Giacomo Puccini, i primi incontri con Gabriele D’Annunzio, Ceccardo Roccatagliata Ceccardi e Diego Garoglio.
Nel quarto capitolo si tratta l’incontro e la nascita dell’amicizia di Nomellini con Giovanni Pascoli, dalle prime illustrazioni per il poeta sul periodico «La Riviera Ligure» nel 1901, al lungo epistolario sviluppatosi tra i due in relazione al nascere della collaborazione per l’illustrazione dei Poemi del Risorgimento nel 1913, terminando con un breve focus dell’attività pittorica dell’artista in quel torno di anni.
Nel quinto capitolo si sviluppa l’analisi, seguendo l’andamento cronologico dell’epistolario, del rapporto tra i due, evidenziando le tematiche garibaldine e risorgimentali che impregnavano l’attività produttiva di entrambi. Si conclude il capitolo con un breve paragrafo sulle relazioni tra Nomellini e il leader politico Pietro Nenni.
Nel sesto capitolo infine si approfondisce il rapporto tra Nomellini, Pascoli e l’editore Zanichelli in merito alla pubblicazione dei Poemi del Risorgimento, in particolare analizzando le quattro tricromie che furono pubblicate nell’edizione del 1913, (Napoleone e i due Titani, Cavalcata notturna verso Novara, Garibaldi fanciullo a Roma, Il trombetta del salto) e i disegni che invece rimasero inediti per la morte prematura del poeta. Chiude il capitolo un articolo che Nomellini pubblicò su «La Nazione» del 1940 che descrive l’ultimo incontro tra il pittore ed il poeta a Castelvecchio nel 1911.
A questa parte segue un catalogo ragionato, con bibliografia aggiornata al 2016, nel quale vengono analizzate, dal punto vista iconografico, dieci opere della fase simbolista del pittore Plinio Nomellini, comprese tra gli anni 1899 e 1907, sia in collezione privata che pubblica, indagando le possibili connessioni con l’attività letteraria in prosa e in poesia del momento.
In particolare i dipinti, La sinfonia della luna (1899), La colonna di fumo o La fumata o Il fuoco (1900), I tesori del mare (1901 ca.), Giovinezza vittoriosa (1903), La ninfa rossa (1904 ca.), L’Invasione (1905), L’Orda (1905), Ditirambo (1905), I pirati o I pirati del mare o I corsari (1907ca.), Alba di gloria (1907).
In particolare, dopo una breve introduzione del lavoro di tesi, nel primo capitolo si presenta l’artista, analizzando sinteticamente e cronologicamente la vicenda biografica, dalla prima formazione macchiaiola presso Giovanni Fattori a Firenze, fino alle ultime apparizioni ufficiali del pittore prima del 1943, con una breve postilla finale sulla sua fortuna critica.
Nel secondo capitolo si analizza, sempre seguendo un filo cronologico, l’attività illustrativa per la stampa e i poeti, dagli anni novanta dell’Ottocento fino agli anni venti e trenta del Novecento; dalle prime illustrazioni sul periodico genovese «L’Elettrico» del dicembre 1894 ai manifesti per l’inaugurazione del monumento ai Mille del 1915.
Nel terzo capitolo si indaga la permanenza di Plinio Nomellini presso il “Club della Bohème” di Torre del Lago ai primi del Novecento, l’amicizia con gli artisti Fanelli e Pagni presso la dimora di Giacomo Puccini, i primi incontri con Gabriele D’Annunzio, Ceccardo Roccatagliata Ceccardi e Diego Garoglio.
Nel quarto capitolo si tratta l’incontro e la nascita dell’amicizia di Nomellini con Giovanni Pascoli, dalle prime illustrazioni per il poeta sul periodico «La Riviera Ligure» nel 1901, al lungo epistolario sviluppatosi tra i due in relazione al nascere della collaborazione per l’illustrazione dei Poemi del Risorgimento nel 1913, terminando con un breve focus dell’attività pittorica dell’artista in quel torno di anni.
Nel quinto capitolo si sviluppa l’analisi, seguendo l’andamento cronologico dell’epistolario, del rapporto tra i due, evidenziando le tematiche garibaldine e risorgimentali che impregnavano l’attività produttiva di entrambi. Si conclude il capitolo con un breve paragrafo sulle relazioni tra Nomellini e il leader politico Pietro Nenni.
Nel sesto capitolo infine si approfondisce il rapporto tra Nomellini, Pascoli e l’editore Zanichelli in merito alla pubblicazione dei Poemi del Risorgimento, in particolare analizzando le quattro tricromie che furono pubblicate nell’edizione del 1913, (Napoleone e i due Titani, Cavalcata notturna verso Novara, Garibaldi fanciullo a Roma, Il trombetta del salto) e i disegni che invece rimasero inediti per la morte prematura del poeta. Chiude il capitolo un articolo che Nomellini pubblicò su «La Nazione» del 1940 che descrive l’ultimo incontro tra il pittore ed il poeta a Castelvecchio nel 1911.
A questa parte segue un catalogo ragionato, con bibliografia aggiornata al 2016, nel quale vengono analizzate, dal punto vista iconografico, dieci opere della fase simbolista del pittore Plinio Nomellini, comprese tra gli anni 1899 e 1907, sia in collezione privata che pubblica, indagando le possibili connessioni con l’attività letteraria in prosa e in poesia del momento.
In particolare i dipinti, La sinfonia della luna (1899), La colonna di fumo o La fumata o Il fuoco (1900), I tesori del mare (1901 ca.), Giovinezza vittoriosa (1903), La ninfa rossa (1904 ca.), L’Invasione (1905), L’Orda (1905), Ditirambo (1905), I pirati o I pirati del mare o I corsari (1907ca.), Alba di gloria (1907).
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