Thesis etd-06032014-134735 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
CESTARI, LUCA
URN
etd-06032014-134735
Thesis title
Chirurgia della retrazione palpebrale nei pazienti affetti da oftalmopatia basedowiana
Department
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Course of study
OFTALMOLOGIA
Supervisors
relatore Dott. Casini, Giamberto
relatore Prof. Nardi, Marco
relatore Prof. Nardi, Marco
Keywords
- oftalmopatia basedowiana
- retrazione palpebrale
Graduation session start date
07/07/2014
Availability
Full
Summary
L’oftalmopatia basedowiana rappresenta la più comune manifestazione extratiroidea del morbo di Basedow.
La retrazione palpebrale, che è spesso presente in questi pazienti può causare una notevole alterazione estetica e può essere causa di lagoftalmo, potendo questo determinare anche perforazione corneale con possibile perdita funzionale e/o anatomica dell’occhio.
Abbiamo effettuto uno studio retrospettivo per valutare l’efficacia delle tecniche da noi utilizzate nella chirurgia della retrazione palpebrale prendendo in esame 80 pazienti che presentavano retrazione palpebrale, operati presso la nostra Unità Operativa dal 2010 al 2012.
Abbiamo considerato riusciti gli interventi in cui la retrazione palpebrale era stata risolta in modo duraturo ed in cui l’asimmetria palpebrale non superava 1 mm.
L’intervento per la retrazione palpebrale superiore è stato, in 107 casi, la recessione dei retrattori e in 1 di questi, è stato utilizzato uno spacer sclerale; in 12 casi è stato la müllerectomia transcongiuntivale.
L’intervento per la retrazione inferiore (46 palpebre), è stato la recessione dei retrattori con l’ausilio di uno spacer.
In 116 casi su 119 la retrazione palpebrale superiore è stata risolta con un intervento, mentre in 3 casi si è reso necessario un reintervento per ridurre l’ipercorrezione indotta.
La retrazione palpebrale inferiore è stata corretta inizialmente in tutti i casi trattati, ma in 7 casi abbiamo avuto una recidiva a distanza di un anno che in 3 casi ha richiesto un reintervento.
In conclusione, le tecniche da noi utilizzate hanno un’ ottima percentuale di risoluzione della retrazione palpebrale.
La retrazione palpebrale, che è spesso presente in questi pazienti può causare una notevole alterazione estetica e può essere causa di lagoftalmo, potendo questo determinare anche perforazione corneale con possibile perdita funzionale e/o anatomica dell’occhio.
Abbiamo effettuto uno studio retrospettivo per valutare l’efficacia delle tecniche da noi utilizzate nella chirurgia della retrazione palpebrale prendendo in esame 80 pazienti che presentavano retrazione palpebrale, operati presso la nostra Unità Operativa dal 2010 al 2012.
Abbiamo considerato riusciti gli interventi in cui la retrazione palpebrale era stata risolta in modo duraturo ed in cui l’asimmetria palpebrale non superava 1 mm.
L’intervento per la retrazione palpebrale superiore è stato, in 107 casi, la recessione dei retrattori e in 1 di questi, è stato utilizzato uno spacer sclerale; in 12 casi è stato la müllerectomia transcongiuntivale.
L’intervento per la retrazione inferiore (46 palpebre), è stato la recessione dei retrattori con l’ausilio di uno spacer.
In 116 casi su 119 la retrazione palpebrale superiore è stata risolta con un intervento, mentre in 3 casi si è reso necessario un reintervento per ridurre l’ipercorrezione indotta.
La retrazione palpebrale inferiore è stata corretta inizialmente in tutti i casi trattati, ma in 7 casi abbiamo avuto una recidiva a distanza di un anno che in 3 casi ha richiesto un reintervento.
In conclusione, le tecniche da noi utilizzate hanno un’ ottima percentuale di risoluzione della retrazione palpebrale.
File
Nome file | Dimensione |
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TesiCestari.pdf | 4.45 Mb |
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