Thesis etd-05182015-175952 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale
Author
BELLE', ERIKA
URN
etd-05182015-175952
Thesis title
L'effettività del diritto europeo ad una buona amministrazione tra livello giustiziale e livello giurisdizionale
Department
SCIENZE POLITICHE
Course of study
STUDI INTERNAZIONALI
Supervisors
relatore Prof.ssa Pizzanelli, Giovanna
Keywords
- buona amministrazione
- Mediatore europeo
- ombudsman
- prosecutor
- diritto amministrativo europeo
Graduation session start date
30/06/2015
Availability
Full
Summary
Il lavoro svolto in questa tesi si pone come obiettivo quello di indagare le effettive possibilità di tutela offerte ai singoli di fronte ai casi di cattiva amministrazione europea.
L'indagine è partita dalla descrizione dell'assetto amministrativo europeo e delle questioni relative alla disciplina del procedimento amministrativo europeo, toccando le varie fasi dell'integrazione comunitaria: si è delineato così il passaggio fondamentale della Comunità da un'organizzazione con funzioni particolari ed in cui era quasi assente il ruolo dell'autorità amministrativa secondo i canoni dei sistemi amministrativi nazionali, ad una con funzioni generali, in modo da rendere prospettabile il riconoscimento di una “comunità di diritto amministrativo” all'interno della quale può svilupparsi la miglior pratica amministrativa.
In seguito, si è passati ad analizzare l'introduzione del principio di buona amministrazione nel contesto europeo evidenziando come esso abbia costituito un punto di partenza fondamentale per la tutela delle garanzie procedurali rilevanti. Conseguenza naturale di questo riconoscimento è stata così la trasformazione del principio in diritto ad una buona amministrazione: passaggio che comporta ovviamente un ampliamento della tutela dei diritti dei singoli e la possibilità per questi di far valere le proprie situazioni giuridiche soggettive.
Per finire, si è giunti a passare in rassegna le reali possibilità di tutela dei singoli secondo il diritto ad una buona amministrazione, delineando così i rimedi giustiziali e quelli giurisdizionali. Il riferimento è alla figura del Mediatore europeo, istituzione piuttosto recente e di cui bisogna ancora vagliare i reali effetti benefici, ed al ruolo del sindacato effettivo dei giudici comunitari.
Il lavoro indaga dunque l'evoluzione della costruzione amministrativa europea, evidenziando carenze, limiti e possibili sviluppi riguardo alla protezione dei diritti dei singoli auspicando una possibile riduzione delle distanze fra i cittadini europei e l'amministrazione comunitaria.
L'indagine è partita dalla descrizione dell'assetto amministrativo europeo e delle questioni relative alla disciplina del procedimento amministrativo europeo, toccando le varie fasi dell'integrazione comunitaria: si è delineato così il passaggio fondamentale della Comunità da un'organizzazione con funzioni particolari ed in cui era quasi assente il ruolo dell'autorità amministrativa secondo i canoni dei sistemi amministrativi nazionali, ad una con funzioni generali, in modo da rendere prospettabile il riconoscimento di una “comunità di diritto amministrativo” all'interno della quale può svilupparsi la miglior pratica amministrativa.
In seguito, si è passati ad analizzare l'introduzione del principio di buona amministrazione nel contesto europeo evidenziando come esso abbia costituito un punto di partenza fondamentale per la tutela delle garanzie procedurali rilevanti. Conseguenza naturale di questo riconoscimento è stata così la trasformazione del principio in diritto ad una buona amministrazione: passaggio che comporta ovviamente un ampliamento della tutela dei diritti dei singoli e la possibilità per questi di far valere le proprie situazioni giuridiche soggettive.
Per finire, si è giunti a passare in rassegna le reali possibilità di tutela dei singoli secondo il diritto ad una buona amministrazione, delineando così i rimedi giustiziali e quelli giurisdizionali. Il riferimento è alla figura del Mediatore europeo, istituzione piuttosto recente e di cui bisogna ancora vagliare i reali effetti benefici, ed al ruolo del sindacato effettivo dei giudici comunitari.
Il lavoro indaga dunque l'evoluzione della costruzione amministrativa europea, evidenziando carenze, limiti e possibili sviluppi riguardo alla protezione dei diritti dei singoli auspicando una possibile riduzione delle distanze fra i cittadini europei e l'amministrazione comunitaria.
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