Thesis etd-04162008-133002 |
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Thesis type
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Author
CARTOLANO, BRUNO
URN
etd-04162008-133002
Thesis title
Indagine inerente l'appetibilita' dei fiori di kiwi (Actinidia deliciosa Chev.) per l'Apoideo Osmia rufa L. mediante analisi entomopalinologica delle scorte polliniche prelevate dai nidi artificiali.
Department
AGRARIA
Course of study
SCIENZE AGRARIE
Supervisors
Relatore Prof. Pinzauti, Mauro
Relatore Dott. Felicioli, Antonio
Relatore Dott. Felicioli, Antonio
Keywords
- Osmia rufa
- analisi entomopalinologica
- kiwi
Graduation session start date
19/05/2008
Availability
Partial
Release date
19/05/2048
Summary
Oggetto di questo lavoro è stato quello di indagare l’appetibilità dei fiori di kiwi (Actinidia deliciosa Chev.) per l’Apoideo Osmia rufa L. mediante l’analisi entomopalinologica delle scorte polliniche prelevate dai nidi artificiali in sette aziende ortofrutticole, situate sei nella provincia di Verona e una nella provincia di Pisa. L’esigenza di approfondire questo tema si collega al grande interesse scaturito negli imprenditori agricoli per l’impollinazione del kiwi da parte di questo Apoideo solitario.
Nell’aprile 2007 è stata avviata una campagna di “Releasing and Rearing” del pronubo Osmia rufa L., in sei aziende veronesi appartenenti alla Cooperativa Ortofrutticola San Massimo (Bussolengo – Verona) e nell’Azienda Agricola Pacini di Rigoli (Pisa).
In ciascuna azienda sono state predisposte speciali strutture, definite centraline, per indurre le osmie, rilasciate all’uopo, a nidificare in nidi artificiali, detti “nidi-canna”, costituiti da segmenti di Phragmites australis (Cav.) Trin ex Steud.
Ai primi di settembre dello stesso anno i nidi colonizzati sono stati rimossi e il contenuto pollinico, ancora presente nelle celle, è stato sottoposto ad analisi entomopalinologica. Nelle due province indagate, l’Osmia rufa ha visitato con successo i fiori di Actinidia deliciosa, manifestando anche interesse per altre essenze vegetali, quali Ranunculus repens, Quercus robur e Papaver spp., i cui pollini, ritrovati nelle celle pedotrofiche dei diversi nidi, confermano il comportamento polilettico della specie (Ricciardelli D’Albore e Pinzauti, 1993).
Alla luce delle informazioni che sono emerse da questa indagine sembra più che mai opportuno approfondire lo studio sull’attività trofica dell’Apoideo Osmia rufa, sia per rendere più proficuo il suo utilizzo nei diversi agro-ecosistemi, sia perché essa - avendo un ciclo biologico caratterizzato da una diapausa invernale allo stadio di imago - è allevabile in maniera meno impegnativa, rispetto agli altri Apoidei, da parte dell’uomo che riesce così a controllare lo sfarfallamento e la fuoriuscita dal bozzolo al momento della fioritura del kiwi.
Nell’aprile 2007 è stata avviata una campagna di “Releasing and Rearing” del pronubo Osmia rufa L., in sei aziende veronesi appartenenti alla Cooperativa Ortofrutticola San Massimo (Bussolengo – Verona) e nell’Azienda Agricola Pacini di Rigoli (Pisa).
In ciascuna azienda sono state predisposte speciali strutture, definite centraline, per indurre le osmie, rilasciate all’uopo, a nidificare in nidi artificiali, detti “nidi-canna”, costituiti da segmenti di Phragmites australis (Cav.) Trin ex Steud.
Ai primi di settembre dello stesso anno i nidi colonizzati sono stati rimossi e il contenuto pollinico, ancora presente nelle celle, è stato sottoposto ad analisi entomopalinologica. Nelle due province indagate, l’Osmia rufa ha visitato con successo i fiori di Actinidia deliciosa, manifestando anche interesse per altre essenze vegetali, quali Ranunculus repens, Quercus robur e Papaver spp., i cui pollini, ritrovati nelle celle pedotrofiche dei diversi nidi, confermano il comportamento polilettico della specie (Ricciardelli D’Albore e Pinzauti, 1993).
Alla luce delle informazioni che sono emerse da questa indagine sembra più che mai opportuno approfondire lo studio sull’attività trofica dell’Apoideo Osmia rufa, sia per rendere più proficuo il suo utilizzo nei diversi agro-ecosistemi, sia perché essa - avendo un ciclo biologico caratterizzato da una diapausa invernale allo stadio di imago - è allevabile in maniera meno impegnativa, rispetto agli altri Apoidei, da parte dell’uomo che riesce così a controllare lo sfarfallamento e la fuoriuscita dal bozzolo al momento della fioritura del kiwi.
File
Nome file | Dimensione |
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Conclusioni.pdf | 24.62 Kb |
Discussione.pdf | 84.32 Kb |
Frontespizio.pdf | 131.64 Kb |
Indice.pdf | 10.89 Kb |
Introduzione.pdf | 4.87 Mb |
Ringraziamenti.pdf | 12.84 Kb |
Scopo_del_lavoro.pdf | 13.06 Kb |
2 file non consultabili su richiesta dell’autore. |