• autodeterminazione
• caduta
• dicotomie
• fallimento
• forze irrazionali
• ritorno del superato
• superstizione
• tradizione
• tragicità moderna

Il presente lavoro ha l’obiettivo di analizzare il romanzo di Thomas Hardy, The Return of the Native, pubblicato nel 1878, definito il primo modern novel dell’autore, e successivamente inserito dallo stesso nella raccolta Novels of Character and Environment, per le sue caratteristiche tematico-strutturali concernenti lo stretto rapporto, spesso conflittuale, tra l’Uomo e la Natura. Nel primo capitolo abbiamo fornito una panoramica storico-culturale dell’epoca in cui è vissuto l’autore, definita da svariati critici di transizione, ponendo l’accento sulle varie problematiche che tale definizione comporta. Inoltre, si è tentato di ricostruire la dinamica di composizione e di ricezione del romanzo preso in esame da parte della critica e del pubblico. Nei capitoli successivi, invece, è stata condotta un'attenta analisi testuale che, avvalendosi di un metodo critico che prende spunto dalle teorie formulate dallo studioso Francesco Orlando, è volta a comprendere la funzione ed i meccanismi dietro alle presunte forze extra naturali che pervadono la brughiera di Egdon e che incombono solo sui personaggi che tentano di emanciparsi dalla loro condizione d'origine, trascinandoli in una spirale di disillusione, fallimento e morte.