• impresa familiare
• Patto di famiglia

In un tessuto sociale ed economico come il nostro, caratterizzato per lo più da piccole e medie imprese, è emerso soprattutto negli ultimi anni come una buona successione imprenditoriale richieda una programmazione nel tempo, partendo cioè da “quando ancora non serve”, cosicchè la stessa non si prospetti come un fenomeno improvviso, ma sia invece correttamente gestito, in modo tale che l’ efficacia del passaggio generazionale perduri anche negli anni futuri. Il patto di famiglia, introdotto dalla l. 14 febbraio 2006, n° 55, rappresenta lo strumento in grado di anticipare l’insorgere dei conflitti disinnescandone le cause, un mezzo capace di spianare la strada alle soluzioni organizzative più consone all’impresa di volta in volta oggetto del trasferimento, e con il quale l’imprenditore può “uscire di scena” e lasciare il posto al suo successore senza che questo provochi dissidi o litigi all’interno della compagine familiare, e più specificatamente nell’esercizio dell’attività.