Thesis etd-02272008-112109 |
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Thesis type
Tesi di laurea specialistica
Author
MALACARNI, ANNA
URN
etd-02272008-112109
Thesis title
La percezione del canile nell'immaginario collettivo
Department
MEDICINA VETERINARIA
Course of study
MEDICINA VETERINARIA
Supervisors
Relatore Dott. Gazzano, Angelo
Relatore Dott. Himmelmann, Maurizio
Relatore Prof. Sighieri, Claudio
Relatore Dott. Himmelmann, Maurizio
Relatore Prof. Sighieri, Claudio
Keywords
- benessere
- cane
- canile
- adozione
- percezione
Graduation session start date
14/03/2008
Availability
Withheld
Release date
14/03/2048
Summary
Il “problema” canile rappresenta un argomento largamente dibattuto negli ultimi anni, da quando si è preso coscienza della necessità di avere strutture atte ad accogliere i cani che, almeno temporaneamente, non hanno un proprietario. Tali strutture, che in passato sono state costruite con una logica sanitaria, costituiscono al giorno d’oggi un problema in quanto spesso sono sovrappopolate e non hanno i mezzi e le conoscenze per garantire il benessere in senso lato dei cani ospitati, per incrementare il numero di adozioni e per creare corretti abbinamenti cane-proprietario, con ripercussioni sui rientri in canile a causa dei problemi comportamentali che insorgono nel periodo post-adozione. Lo scopo della presente ricerca è stato quello di definire come la collettività percepisce il canile (la struttura, gli operatori, i cani in esso ospitati etc.) al fine di conoscere su quali fattori agire per incrementare il numero di adozioni e renderle piacevoli e durature. Strumento di lavoro è stato un questionario di 48 domande compilato da 911 persone reclutate casualmente.
Dall’elaborazione dei dati così ottenuti è emerso che i cani provenienti dal canile sono ritenuti particolarmente paurosi (69,4%) ed affettuosi (52,8%) ma poco educati (7,7%) rispetto agli altri e che il motivo principale che spinge ad adottarne uno è l’amore per gli animali (76,1%), anche se molti partecipanti ritengono che si tratti più in generale di una buona azione (42,7%) e che non sia corretto comprare un cane, perché un animale non ha prezzo (44,1%). È rilevante che meno della metà dei partecipanti (43,6%) desidererebbe mantenere rapporti con il responsabile del canile dopo un’eventuale adozione e che il migliore incentivo per incrementare il numero di adozioni sarebbe quello di offrire servizi veterinari gratuiti (73,3%), ancor più che aumentare le attività promozionali (65,7%) o fornire cibo (28,4%) o denaro (24,9%).
Sarebbe auspicabile che nei canili si potessero attuare dei cambiamenti, anche alla luce dei risultati riscontrati, al fine di ridurre il tempo di permanenza e lo stress dei cani ospitati.
Dall’elaborazione dei dati così ottenuti è emerso che i cani provenienti dal canile sono ritenuti particolarmente paurosi (69,4%) ed affettuosi (52,8%) ma poco educati (7,7%) rispetto agli altri e che il motivo principale che spinge ad adottarne uno è l’amore per gli animali (76,1%), anche se molti partecipanti ritengono che si tratti più in generale di una buona azione (42,7%) e che non sia corretto comprare un cane, perché un animale non ha prezzo (44,1%). È rilevante che meno della metà dei partecipanti (43,6%) desidererebbe mantenere rapporti con il responsabile del canile dopo un’eventuale adozione e che il migliore incentivo per incrementare il numero di adozioni sarebbe quello di offrire servizi veterinari gratuiti (73,3%), ancor più che aumentare le attività promozionali (65,7%) o fornire cibo (28,4%) o denaro (24,9%).
Sarebbe auspicabile che nei canili si potessero attuare dei cambiamenti, anche alla luce dei risultati riscontrati, al fine di ridurre il tempo di permanenza e lo stress dei cani ospitati.
File
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