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Thesis etd-02232006-122912


Thesis type
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Author
Orsini, Gabriele
URN
etd-02232006-122912
Thesis title
Qualità della carne di vitelloni di razza Chianina allevati con il metodo biologico
Department
AGRARIA
Course of study
SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE
Supervisors
relatore Prof. Mele, Marcello
Keywords
  • Qualità
Graduation session start date
13/03/2006
Availability
Full
Summary
Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie

Qualità della carne di vitelloni di razza chianina allevati col metodo biologico

Candidato: Gabriele Orsini
Relatore: Dott. Marcello Mele
Correlatore: Prof. Guido Ferruzzi

La ricerca è stata effettuata nell’azienda Barbialla Nuova che si trova a Montaione, lo scopo di questa ricerca è quella di studiare le caratteristiche chimiche-fisiche e nutrizionali della carne di razza chianina allevati con il sistema di produzione biologica.
La mandria è composta da 57 fattrici, 2 tori, 37 vitelli, 5 manzi e 10 vitelloni, i capi sono iscritti al Libro Genealogico della razza chianina.
Per sperimentare la tecnica di ingrasso è stato formato un gruppo di 8 vitelli maschi nati nel periodo tra marzo e giugno 2003.
Nel periodo giugno luglio questi animali hanno usufruito di un terreno di pascolo di circa 7ha andando a verificare l’effetto della applicazione di questo sistema più rispettoso del benessere animale sulle performance produttive sulla qualità della carne.
L’alimentazione del gruppo durante l’intero ciclo di sperimentazione è stato di fieno di prato polifita ad libitum e da due diverse formulazioni commerciali di concentrati certificati “Bio”.
Le analisi condotte sulla carne sono state di tipo chimico centesimale con la determinazione della proteina grezza con il metodo Kjeldhal, ceneri, e su un campione di 20 g sono stati estratti i lipidi totali, le analisi fisiche condotte sul campione sono state sul colore, durezza, capacità di ritenzione idrica.
I risultati della ricerca hanno consentito di evidenziare che la razza chianina può fornire validi risultati in termini di capacità di accrescimento e di qualità della carne anche applicando un sistema di allevamento più rispettoso del benessere animale come quello previsto dal Reg. 1804/99 sulla zootecnia biologica.
Pur non essendo tecnicamente possibile applicare periodi di pascolamento molto prolungati, è stato dimostrato che l’effetto di una maggiore disponibilità di spazio ai vitelli nella fase di accrescimento ed ingrasso non pregiudica i parametri produttivi dei vitelli stessi e non peggiori la qualità delle carcasse e delle carni ottenute, rispetto a quanto è risaputo per animali della stessa razza allevati con metodi convenzionali, tra cui quelli previsti per il disciplinare IGP “ Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale”.
Alla luce di questi risultati, pertanto, appare auspicabile che in tale disciplinare sia ampliato il ventaglio delle tecniche di allevamento ammesse al fine di tutelare maggiormente il benessere dei vitelli stessi.
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