Thesis etd-02032011-105352 |
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Thesis type
Tesi di laurea specialistica LC5
Author
MAURRI, RACHELE
URN
etd-02032011-105352
Thesis title
Ruolo della troponina cardiaca (TnIc) come marker prognostico di insufficienza renale cronica in cani a differenti stadi IRIS
Department
MEDICINA VETERINARIA
Course of study
MEDICINA VETERINARIA
Supervisors
relatore Prof. Guidi, Grazia
correlatore Dott. Lippi, Ilaria
controrelatore Prof. Bizzeti, Marco
correlatore Dott. Lippi, Ilaria
controrelatore Prof. Bizzeti, Marco
Keywords
- cane
- insufficienza renale
- TnI
- troponina
Graduation session start date
04/03/2011
Availability
Withheld
Release date
04/03/2051
Summary
La troponina I (TnIc) è una proteina muscolare, parte del complesso proteico composto da troponina I, C e T, che ha una funzione nella regolazione della contrazione delle fibre muscolari striate cardiache. È da tempo considerata un marker di infarto miocardico e sindrome coronarica acuta nell’uomo. Nel cane , data la rarità dell’infarto miocardico, è utilizzata per generici danni miocardici. In diversi studi condotti sull’uomo e in alcuni sul cane sono stati osservati livelli sierici di troponina alterati in soggetti affetti da insufficienza renale. Lo scopo del presente lavoro è stato lo studio di una relazione tra danno renale e concentrazione sierica di troponina I per verificarne il possibile ruolo prognostico negativo nel cane, considerando soggetti con insufficienza renale e diversi stadi IRIS (classificazione secondo la International Renal Interest Society).
Sono stati presi in esame 43 campioni di siero prelevati da cani affetti da insufficienza renale cronica e 22 da cani sani, inviati al laboratorio Vet Med Labor GmbH, Division of IDEXX Laboratories – Mörikestraße 28/3, 71636 Ludwigsburg, Deutschland, dove è stato eseguito il dosaggio della troponina con l’analizzatore IMMULITE 2000® Immunoassay System. Sul sangue dei soggetti malati è stato fatto anche il dosaggio di creatinina e urea per determinare il grado d’insufficienza renale e classificarlo in base alla stadiazione IRIS.
I risultati hanno mostrato una maggiore prevalenza di livelli sierici elevati di troponina I nei soggetti con insufficienza renale più grave e viceversa, livelli inferiori in soggetti con insufficienza renale di minor gravità. Non è stata trovata alcuna correlazione tra la concentrazione di troponina e quella di creatinina, mentre è stata osservata una certa correlazione tra i livelli di troponina e quelli di urea (dato non presente in letteratura). Questo non è sufficiente a determinare l’esistenza o meno di un ruolo prognostico della troponina I in corso d’insufficienza renale cronica, anche perché non è stata accertata approfonditamente l’assenza di patologie miocardiche subcliniche; si auspicano, quindi, studi più accurati che tengano conto anche dell’esatta situazione cardiologica dei pazienti renali.
Sono stati presi in esame 43 campioni di siero prelevati da cani affetti da insufficienza renale cronica e 22 da cani sani, inviati al laboratorio Vet Med Labor GmbH, Division of IDEXX Laboratories – Mörikestraße 28/3, 71636 Ludwigsburg, Deutschland, dove è stato eseguito il dosaggio della troponina con l’analizzatore IMMULITE 2000® Immunoassay System. Sul sangue dei soggetti malati è stato fatto anche il dosaggio di creatinina e urea per determinare il grado d’insufficienza renale e classificarlo in base alla stadiazione IRIS.
I risultati hanno mostrato una maggiore prevalenza di livelli sierici elevati di troponina I nei soggetti con insufficienza renale più grave e viceversa, livelli inferiori in soggetti con insufficienza renale di minor gravità. Non è stata trovata alcuna correlazione tra la concentrazione di troponina e quella di creatinina, mentre è stata osservata una certa correlazione tra i livelli di troponina e quelli di urea (dato non presente in letteratura). Questo non è sufficiente a determinare l’esistenza o meno di un ruolo prognostico della troponina I in corso d’insufficienza renale cronica, anche perché non è stata accertata approfonditamente l’assenza di patologie miocardiche subcliniche; si auspicano, quindi, studi più accurati che tengano conto anche dell’esatta situazione cardiologica dei pazienti renali.
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