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Thesis etd-01202022-170414


Thesis type
Tesi di laurea magistrale
Author
BENDINELLI, CAMILLA
URN
etd-01202022-170414
Thesis title
Restrizione Dietetica Cognitiva: dal fallimento delle diete dimagranti alla proposta di nuove strategie di intervento nutrizionale
Department
FARMACIA
Course of study
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Supervisors
relatore Prof.ssa Da Pozzo, Eleonora
Keywords
  • dietary restraint
  • Herman
  • Polivy
  • restrained eating
  • restraint eater
  • restrizione dietetica cognitiva
Graduation session start date
23/02/2022
Availability
Withheld
Release date
23/02/2062
Summary
La Restrizione Dietetica Cognitiva è un comportamento alimentare, non annoverato ad oggi tra i Disturbi Alimentari, caratterizzato dal tentativo di aderire ad un rigido e personale sistema di regole dietetiche. La motivazione alla base della Restrizione è la ricerca del calo di peso o il mantenimento del peso appena perso. Il soggetto pensa che sia necessario rinunciare al controllo fisiologico dell'introito alimentare (fame, sazietà) in favore di un controllo cognitivo. In certe condizioni (o il solo pensiero di aver trasgredito le proprie regole alimentari), il soggetto abbandona momentaneamente il tentativo di restrizione in favore di episodi di iperalimentazione oggettiva. Non a caso la Restrizione cognitiva, pur essendo un atteggiamento costantemente volto alla limitazione dell'introito calorico, è associata ad un Indice di massa corporea (IMC) più elevato. Si ipotizza che la Restrizione cognitiva sia una concausa del comprovato fallimento sul lungo termine delle diete dimagranti tradizionali. Le stesse, sono inoltre un fattore di rischio per comportamenti patologici di controllo del peso fino all’insorgenza di Disturbi del Comportamento alimentare.
Questo elaborato si propone di indagare il ruolo della Restrizione Dietetica Cognitiva nel determinare il fallimento delle diete dimagranti intese come schemi basati su regole alimentari (grammi, liste di cibi concessi e vietati..) a cui il paziente deve aderire pedissequamente e in qualche misura ignorando i propri segnali corporei. E' stata revisionata la letteratura a disposizione in campo nutrizionale, comportamentale e neuroscientifico. Inoltre, considerati gli effetti avversi e gli esiti controproducenti sul peso, ci si interroga sulla necessità di modificare l’approccio dietetico al calo di peso, in modo da non avvallare la Restrizione dietetica cognitiva e da poter così sperare in risultati ponderali più duraturi.
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