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Il seguente progetto di tesi si pone l’obiettivo di osservare il lessico della luce nella trama delle Epistole dantesche, nel tentativo di individuarne il ruolo e le funzioni in rapporto alla costruzione dell’ideologia imperiale.

L’indagine muove innanzitutto dall’analisi linguistico-lessicografica dei singoli lemmi, suddivisi in campi semantici inerenti: alba, luce, tenebre, fuoco, sonno, risveglio. Da un lato, i lemmi pertinenti al discorso imperiale sono stati confrontati con le loro occorrenze nel resto dell’opera dantesca, al fine di individuarne i collegamenti e, all’occasione, misurarne la distanza; dall’altro lato, l’analisi ha portato alla luce i significati dei termini in una prospettiva diacronica, a partire dalle attestazioni nel latino classico, tardoantico e medievale, includendo inoltre le corrispondenze con i commentatori danteschi e le definizioni dei lessicografi medievali.

La ricerca qui effettuata ha dunque tentato di bilanciare le istanze propriamente dantesche dell’ideologia imperiale con l’eredità storico-culturale da cui essa ha attinto. Se, infatti, si avverte in primo luogo l’urgenza di ‘spiegare Dante con Dante’, parallelamente occorre tenere traccia del dittato, delle sentenzie e delle autoridadi che, come riferiva Villani, sorreggono la scrittura delle Epistole: dalle fonti classiche, bibliche e filosofiche alle trame retoriche dell’ars dictaminis e del dibattito giuridico coevo, il lessico della luce costituisce una prospettiva privilegiata per osservare l’idea dantesca dell’Impero nelle sue molteplici declinazioni.