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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-12262013-185212


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
REGAZZO, TOMMASO
URN
etd-12262013-185212
Titolo
La Comune di Parigi del 1871. La storia di una insorgenza democratica.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
SCIENZE PER LA PACE: COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E TRASFORMAZIONE DEI CONFLITTI
Relatori
relatore Prof. Pezzella, Mario
Parole chiave
  • comune
  • parigi
  • rivoluzione
  • democratica
  • insorgenza
  • 1871
Data inizio appello
23/01/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presente tesi di ricerca analizza sotto il profilo storico e politico quanto accaduto prima e durante l'insurrezione popolare del 1871 a Parigi e tenta di approfondire alcuni temi cari alla filosofia politica moderna, partendo proprio dall'elaborazione teorica dei significati precipui di questa esperienza rivoluzionaria.

Partiremo allora dallo studio delle lotte sociali francesi dell'ottocento per ricostruire, da un lato l'importanza storica dei conflitti e dei tumulti popolari come pratiche sociali di opposizione al dominio politico e, dall'altro, per spiegare la progressiva soggettivazione politica del proletariato novecentesco e le sue molteplici istanze.
In questo percorso analitico, ci soffermeremo in particolar modo sul ruolo e sull'azione insorgente del proletariato urbano parigino, della plebe, dei sindacati e dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori, per poi attualizzare in chiave contemporanea il significato delle loro lotte sociali e politiche contro lo Stato e la centralizzazione del potere.

Successivamente, sulla scia di alcuni pensatori contemporanei, daremo ampio spazio al rapporto tra politica, democrazia e conflitto, facendo nostra l'idea secondo cui la pratica del conflitto sociale-politico è inscindibile dalla creazione di eguaglianza e libertà umana, specialmente all'interno della dinamica di ampliamento e rafforzamento sostanziale della democrazia, ed è inoltre a fondamento della politica stessa.
Anzi, proveremo a dimostrare che è proprio la negazione e la repressione violenta dei conflitti espressi dal corpo sociale a generare i presupposti per la scomparsa della vera democrazia e della politica; e che apre le porte al complementare sviluppo di regimi autoritari.
All'interno di questa prospettiva, inoltre, proporremo una lettura singolare del concetto “democrazia”, interpretandola più come un movimento politico di superamento (rottura) e allargamento dei confini imposti ai dominati dai dominanti, che non nella sua accezione tradizionale di forma-struttura del politico. Dimostreremo cioè come la democrazia, oggigiorno, possa recuperare il suo antico e radicale significato politico solo se viene concepita come un'azione insorgente dei molti contro il dominio dei pochi, in un'ottica di espansione della partecipazione alla comunità politica anche da parte di chi prima ne era escluso.

Partendo da questi presupposti teorici poc'anzi accennati, metteremo in seguito in contrapposizione il concetto di democrazia a quello di Stato.
Attraverso le teorie critiche marxiane ed anarchiche, spiegheremo infatti come lo Stato, istituzione gerarchica, non neutrale e classista in sé indipendentemente dalla connotazione politica che assume (es. repubblicano, liberale, etc), non può che limitare ed essere ostile alla vera democrazia, pena il suo stesso superamento e scomparsa.
E dimostreremo che proprio nella lotta allo Stato e alla centralizzazione del potere, i sostenitori della comune diedero vita ad una politica altra, imperniata sulla riduzione dell'asimmetria di potere tra dominati e dominanti e sulla partecipazione della plebe alle decisioni concernenti la res-publica.
A questo proposito, ricostruiremo la nascita e lo sviluppo del movimento democratico-insorgente parigino, sia per quanto concerne i soggetti politici plebei che gli diedero vita, sia per quanto riguarda le sue forme organizzative e caratteristiche socio-politiche. Così, grazie a questo lavoro genealogico complessivo, chiariremo il ruolo e l'operato della moltitudine di attori sociali riuniti nel movimento insorgente-communaliste, specialmente in rapporto alla delegittimazione del vecchio regime governativo e alla costituzione della Comune di Parigi, nonché i loro eterogenei obiettivi rivoluzionari di trasformazione sociale e politica.

Prenderemo allora in considerazione una serie di elementi tra cui la composizione sociale del Consiglio Comunale, le dottrine di riferimento dei rivoluzionari e le politiche comunarde adottate in vari settori (educazione, religione, economia, spazio urbano), per evidenziare il carattere marcatamente antistatale e a potere diffuso della Comune stessa, oltre alla sua natura patriottica, communaliste, democratico-socialista. E descriveremo brevemente, inoltre, anche la struttura politico-istituzionale della Comune e del movimento communaliste, per chiarire i rapporti di potere, talvolta conflittuali, presenti al loro interno.

Una attenzione particolare, infine, sarà rivolta all'analisi della trasformazione del paradigma di potere a cui la Comune diede vita- da un potere sugli altri ad un potere con gli altri- e agli strumenti e modalità socio-politici attraverso cui ciò avvenne: il communalisme, l'agoraphilie e il federalismo.
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