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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-12212008-202302


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
UGUCCIONI, MARIA CRISTINA
URN
etd-12212008-202302
Titolo
Valutazione della qualita di lattuga e pomodoro coltivati in idroponica: analisi degli effetti della composizione della soluzione nutritiva.
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA PRODUZIONE E DIFESA DEI VEGETALI
Relatori
Relatore Prof. Malorgio, Fernando
Parole chiave
  • fitochimici
  • selenio
  • qualità
  • idroponica
  • lattuga
  • pomodoro
Data inizio appello
26/01/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/01/2049
Riassunto
L’agricoltura europea degli ultimi decenni si è evoluta di pari passo con i bisogni dei consumatori, ed è stata quindi attraversata da una forte variazione delle esigenze alimentari. Da necessità prettamente produttive si è giunti, attraverso il graduale mutamento degli stili di vita dei consumatori, alla crescente esigenza di soddisfare la qualità delle derrate alimentari.
La maggiore ricerca di informazioni connesse agli aspetti di natura nutrizionale dei prodotti agricoli, ha dato quindi sempre più importanza al concetto di “prodotto di qualità”. Inoltre, grazie a numerose evidenze scientifiche, che hanno negli ultimi anni riconosciuto la possibilità di ridurre il rischio di insorgenza di alcune patologie ampiamente diffuse (quali cancro, arteriosclerosi, cataratta, artrite, malattie cardiache), attraverso una corretta alimentazione, hanno assegnato al prodotto alimentare, di un’importanza sempre più rilevante. L’alimento oggi non è più valutato solo in base al contenuto in carboidrati, lipidi e proteine, ma gli viene attribuita un’importanza sempre maggiore in base all’apporto di nutrienti minori, quali ad esempio sali, micronutrienti e vitamine e più in generale ai cosiddetti fitochimici,sostanze antiossidanti non classificabili a rigore fra i nutrienti, ma che possono avere benefici effetti sulla salute. Gli antiossidanti sono quei composti che, per la loro prerogativa ad ossidarsi facilmente, costituiscono un bersaglio preferenziale delle molecole ossidanti e proteggono quindi le cellule sia vegetali che animali da stress di tipo ossidativo. Vitamine E, C, carotenoidi e polifenoli rappresentano i principali antiossidanti di natura vegetale, inoltre fra i micronutrienti essenziali, un ruolo basilare per l’espletamento della funzione antiossidante viene svolto dal selenio, in quanto cofattore fondamentale di perossidasi deputate alla detossificazione dai radicali e dalle forme attive dell’ossigeno.
Al fine di ottenere prodotti di qualità superiore rispetto a quelli che possono essere ottenuti con il sistema di coltivazione tradizionale, negli ultimi anni sono state compiute numerose sperimentazioni che hanno interessato l’impiego di sistemi di coltivazione innovativi come l’idroponica. I vantaggi che si possono ottenere coltivando un prodotto orticolo in fuori suolo, sono rintracciabili in una maggiore qualità igienico sanitaria (p.e. una maggiore riduzione di nitrato nei tessuti) e nell’elevata qualità nutrizionale e organolettica (maggiore contenuto di sali, vitamine, fitochimici antiossidanti e zuccheri) dell’ortaggio. Inoltre si possono ottenere produzioni più uniformi, cicli colturali più brevi, e una certa riduzione d’uso dei fitofarmaci ed erbicidi. Attraverso la semplificata gestione idrico nutritiva, con tale tecnica è possibile la coltivazione in assenza delle molteplici variabili del suolo che potrebbero interagire in maniera non prevedibile sul sistema pianta, per esempio con l’interazione nell’assorbimento radicale fra ioni “utili” e ioni “non utili” o persino dannosi ai fini dell’alimentazione umana (nitrati, metalli pesanti, residui chimici). Grazie a questo, possono essere valutati eventuali diversi effetti che si possono verificare nella pianta coltivata, al modificarsi della composizione della soluzione nutritiva, sia in termini qualitativi che produttivi. Premesso ciò, l’obiettivo principale della tesi è stato quello di valutare gli effetti di differenti soluzioni nutritive sulle caratteristiche quantitative e in particolar modo sulle caratteristiche qualitative di due sistemi vegetali completamente differenti fra loro: un ortaggio da foglia, quale la lattuga da taglio (cultivar lollo rossa) ed un ortaggio da frutto come il pomodoro da mensa (cultivar red bunch). Per gli aspetti qualitativi dell’ortaggio da foglia (lollo rossa) allevato in floating system, sono stati analizzati i parametri relativi al contenuto in nitrati, clorofilla, antociani, fenoli totali, nonché la capacità antiossidante secondo il metodo FRAP, in piante sottoposte a diversi livelli di salinità della soluzione nutritiva.. Riguardo all’ortaggio da frutto (pomodoro, cultivar red bunch) allevato in substrato artificiale (lana di roccia), sono stati analizzati gli effetti relativi alla somministrazione in soluzione nutritiva di selenio (importante co-fattore dell’enzima ubiquitario glutatione perossidasi), riguardo agli aspetti della qualità (solidi solubili, acidità titolabile, durezza), sia come contenuto in pigmenti (licopene e flavonoidi). Sono stati valutati inoltre gli aspetti relativi alla produzione dei frutti ed alla conservazione degli stessi (produzione di etilene).
Dai risultati ottenuti possiamo constatare che in lattuga, l’aumento della salinità determina nei tessuti una progressiva riduzione del contenuto di nitrati. Fino alla salinità di 3,5-4,4 mS/cm, si evidenzia un contestuale aumento sia della capacità antiossidante che del contenuto in fenoli totali e antociani rispetto al controllo, accompagnato da una variazione non significativa della produzione di sostanza fresca e sostanza secca. Oltre tale valore di CE, all’aumentare del contenuto in fenoli totali, antociani e capacità antiossidante, la produzione tende a diminuire leggermente. Anche in pomodoro, la somministrazione di selenio in soluzione nutritiva non determina variazioni significative nella produzione di sostanza fresca e sostanza secca, né determina diversità per quanto riguarda i parametri di qualità. Differentemente, si denota nelle tesi trattate, un aumento del contenuto in pigmenti (carotenoidi e flavonoidi), rispetto al controllo. Tale aumento per quanto riguarda i carotenoidi (in particolare il licopene) è maggiore nella tesi trattata con 0,5 ppm Se L-1, mentre riguardo al contenuto in flavonoidi, un maggiore accumulo in quercetina e rutina è presente in entrambe le tesi trattate. L’analisi del tasso di maturazione delle bacche in post raccolta evidenzia una riduzione del tasso di maturazione nella tesi a 1 ppm, rispetto al controllo.

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