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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12202012-123539


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
QUIRICO, ALICE
URN
etd-12202012-123539
Titolo
Restauro della componente vegetale dell'Antico Cimitero degli Inglesi di Livorno
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL VERDE URBANO E DEL PAESAGGIO
Relatori
relatore Prof. Magnani, Galileo
correlatore Prof. Vernieri, Paolo
Parole chiave
  • cimiteri
  • inglesi
  • Livorno
Data inizio appello
21/01/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel passato, si sono venuti a creare in molte città, cimiteri destinati all’inumazione degli stranieri appartenenti a specifiche confessioni estranee alla chiesa cattolica; stranieri riuniti in comunità nazionali, insediatesi di solito in regioni economicamente avanzate, per svolgere un ruolo molto attivo a livello professionale e sociale. Collocati ai margini del tessuto urbano, a volte in aperta campagna, lontani dalla “terra consacrata”, alcuni cimiteri sono oggi considerati paesaggi culturali. È questo il caso di Livorno, “città delle Nazioni” nella quale, per ciascuna comunità straniera, si è venuto a creare il rispettivo cimitero.
La sepoltura dei protestanti presso l’Antico Cimitero degli Inglesi di Via G. Verdi ha inizio, con il tacito assenso delle autorità locali, verso la metà del XVII secolo su di un appezzamento di proprietà della comunità inglese e la sua vicenda storica è legata a quella della città e alle politiche che la governarono tra Sei e Ottocento. Gli studi intrapresi in questi ultimi anni stabiliscono l’insediamento del cimitero successivamente al 1643, anno in cui Daniel Oxenbridge tramite atto testamentario ne finanziò la creazione ed in uso fino al 1839 quando, rimanendo inglobato nel tessuto urbano della città in espansione, per motivi sanitari ne fu imposta la chiusura.
La peculiarità del sito viene riconosciuta in data 21/02/1991 dal Ministero dei beni e delle attività culturali con un provvedimento di tutela.
Rimasto per lungo tempo in abbandono, privo di manutenzione, accerchiato da insediamenti abitativi novecenteschi, l’Antico Cimitero degli Inglesi è attualmente, sia pure in una sostanziale integrità e in un’assoluta autenticità, in grave stato di degrado. Nella speranza di riuscire a recuperare le risorse necessarie per la realizzazione di un restauro della componente vegetale, vengono qui formulate delle ipotesi progettuali alle quali si perviene dopo un’attenta analisi iconografica, storica, territoriale e un accurato rilevamento di alberi e arbusti.
Per la vegetazione ornamentale, inserita senza un particolare progetto e sfuggita al controllo del giardiniere, è opportuno attenersi alle carte del restauro dei giardini, e specificatamente a quella italiana legata al concetto di restauro inteso come conoscenza del suo processo evolutivo e di riequilibrio delle componenti della vegetazione esistente, con variazioni tese a valorizzare il luogo, senza troppo interferire. Trattandosi di un progetto da sottoporre all’approvazione della Soprintendenza BAPSAE di Pisa e Livorno, vengono sviluppate due ipotesi, in relazione all’assenso, da parte della soprintendenza stessa, o al diniego circa la possibilità di rimuovere il basso muro interno all’area, privo di qualsiasi valore storico ed estetico. Nell’impossibilità di procedere alla demolizione di questo se ne limita la vista, da un lato con arbusti di Myrtus communis L. a formare una bassa siepe che non occulti la veduta dell’intera area, dall’altro con rose rifiorenti (Ipotesi A). A valorizzare la superficie adiacente all’ingresso, priva di sepolcri, vengono messi a dimora esemplari di Cupressus sempervirens L. lungo il muro di cinta, sulla falsariga degli antichi filari e cespugli di rose dal portamento eretto. In questa zona si installeranno alcune panchine circondate da un tappeto di pervinche la cui presenza è testimoniata dai visitatori del passato. Viceversa, con l’eliminazione del muretto (Ipotesi B), si viene a ricreare una superficie prativa senza soluzioni di continuità, così come era in origine, valorizzando il breve viale di accesso alle tombe con cipressi e siepi di rose dal portamento eretto, per giungere ad una zona quasi centrale attrezzata con sedute e pannelli illustrativi per divulgare la storia del cimitero. Nascondere alla vista le brutture architettoniche che lo circondano è l’intento primario della riqualificazione dell’area; arbusti rampicanti e piante d’alto fusto svolgono questo compito. La scelta delle specie vegetali da inserire ricade tra quelle citate nelle testimonianze dei visitatori del passato, uniche fonti disponibili per risalire alla conformazione originaria del giardino. In questo modo si restituirebbe alla cittadinanza un luogo di valore storico ai più sconosciuto.
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