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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12052012-182659


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MUTI, MARIA GIULIA
URN
etd-12052012-182659
Titolo
STUDIO GEOCHIMICO DI SUOLI, SEDIMENTI E SCORIE METALLURGICHE NELL'AREA DELLA EX DISCARICA GINEPRAIE, SAN VINCENZO, LIVORNO
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE PER L'AMBIENTE ED IL TERRITORIO
Relatori
relatore Prof. Rocchi, Sergio
correlatore Dott. Vezzoni, Simone
controrelatore Prof. Ceccarini, Alessio
correlatore Dott. Dini, Andrea
Parole chiave
  • Area mineraria del Campigliese
  • Discariche minerarie
  • Scorie Metallurgiche
  • Discarica RSU
  • Microscopio a luce polarizzata
  • ICP-MS
  • XRF
  • SEM-EDS
Data inizio appello
21/12/2012
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
21/12/2052
Riassunto
La discarica delle Ginepraie è un impianto di smaltimento di rifiuti solidi urbani, attivo fin dagli anni settanta del novecento e sottoposto a chiusura a seguito dell’entrata in vigore del DPR 10.09.1982, n. 915. Il Piano regionale di bonifica delle aree inquinate, approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale 21.12.1999, n. 384, identifica l’area di studio come sito da bonificare a breve termine.
La discarica, ubicata nel comune di San Vincenzo (LI), si posiziona immediatamente ad ovest dell’area mineraria del Campigliese, la quale include accumuli di scorie metallurgiche e discariche minerarie, e in vicinanza degli affioramenti di rocce magmatiche di età Pliocenica.
Il lavoro di tesi, dopo una revisione degli studi effettuati all’interno delle prime due fasi di caratterizzazione ambientale, descrive le attività svolte nell’ultimo stadio di analisi a seguito delle integrazioni richieste da ARPAT (Dipartimento Provinciale di Piombino) e dalla Provincia di Livorno nel contesto del procedimento di bonifica. In particolare si è voluto apportare un contributo scientifico all'indagine su una delle problematiche sorte sin dalla prima fase di analisi, ovvero la presenza di concentrazioni superiori ai valori di limite accettabili stabiliti dal DM 25.10.1999, n. 471 per Pb, Zn, Cu e/o Ni sui campioni di suolo raccolti sia all’interno che nelle immediate vicinanze della discarica. Si è verificata l’effettiva distribuzione degli elementi presenti nei suoli al fine di determinare se l’origine di tali anomalie potesse essere ricondotta ad una dispersione a partire da materiali geochimicamente anomali nei pressi della discarica o se dovesse imputarsi ai materiali conferiti nell’impianto di smaltimento. È stato quindi effettuato un inquadramento geominerario dell’area di interesse, con una descrizione geochimico-mineralogica dei corpi mineralizzati del Campigliese e dei residui della loro lavorazione. In particolare su uno di essi, le discariche minerarie di Campo alle Buche, è stato effettuato un campionamento di scorie delle quali si riporta uno studio petrografico (microscopio a luce polarizzata) minerochimico (microscopio elettronico a scansione: SEM-EDS), mineralogico-strutturale (Diffrattometria a raggi X: XRD) chimico su roccia totale (Fluorescenza a raggi X: XRF, Inductively Coupled Plasma-Mass Spectrometry: ICP-MS). Le analisi sono state effettuate presso i laboratori del Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pisa e presso il laboratorio Actlabs, Ancaster, Ontario, Canada (ICP-MS).
Il complesso delle indagini condotte ha infine consentito di definire il rapporto geochimico tra suoli, mineralizzazioni e loro residui.
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