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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11292019-151222


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
PLACINI, FRANCESCA
URN
etd-11292019-151222
Titolo
Caratterizzazione neuropsicologica di bambini ed adolescenti con CD/ODD ed elevati livelli di aggressività: risultati preliminari dello studio europeo MATRICS
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
Relatori
relatore Prof. Masi, Gabriele
relatore Dott.ssa Milone, Annarita
Parole chiave
  • oppositional-defiant disorder
  • neuropsychological profile
  • MATRICS
  • EMOTICOM
  • emotional disregulation
  • conduct disorder
  • CANTAB
  • callous-anemotional
  • aggressive behaviour
Data inizio appello
17/12/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/12/2089
Riassunto
Bambini e adolescenti con Disturbo Oppositivo Provocatorio (ODD) o Disturbo della Condotta (CD) mostrano un modello ripetitivo e persistente di comportamento aggressivo con significativa compromissione del loro funzionamento globale e conseguenze negative sia per i pazienti che per le loro famiglie costituendo un gravoso problema di sanità pubblica. Nell’ultimo decennio sono stati fatti molti sforzi per ottenere una migliore caratterizzazione neuropsicologica dei sottotipi di Disturbo della Condotta e si è assistito ad un rapido progresso nella comprensione della neurobiologia dei tratti psicopatici, in particolare della componente calloso-anemozionale. Numerosi studi hanno rilevato, in soggetti con questi disturbi, deficit nelle abilità verbali, nelle funzioni esecutive (ad esempio, difficoltà nell’attenzione selettiva, scarsa flessibilità cognitiva, compromissione delle abilità nel processo decisionale, con alterazione dei meccanismi di ricompensa e punizione) e nel processamento delle emozioni, nonché un’alterazione di parametri autonomici quali frequenza cardiaca, conduttanza cutanea e livelli di cortisolo. Tuttavia i dati relativi a queste caratteristiche sono ancora contrastanti e la proporzione dei differenti tipi di deficit non è stata ancora completamente chiarita. Comprendere quindi in che modo i soggetti aggressivi affetti da Disturbo della Condotta o Disturbo Oppositivo Provocatorio si distinguano da soggetti con sviluppo tipico dal punto di vista del funzionamento neuropsicologico, nonché studiare le correlazioni tra aggressività e specifici funzionamenti neuropsicologici (attenzione, memoria di lavoro, cognizione sociale, capacità decisionale, comprensione delle emozioni, motivazione, etc..) appare fondamentale al fine di ottenere informazioni più precise relativamente ai meccanismi cognitivi alla base dell’aggressività e ai meccanismi biologici sottostanti ai diversi tipi di aggressività (reattiva vs proattiva).
Il presente studio è stato condotto nell’ambito del WP-6, parte del progetto europeo sui disturbi della condotta: Multidisciplinary Approaches to Translational Research In Conduct Syndromes (MATRICS). Il progetto ha lo scopo di implementare la conoscenza dei correlati neuropsicologici comportamentali, neurochimici, (epi)-genetici e neuroanatomici dell’aggressività nel Disturbo di Condotta (DC) e di identificare nuovi target di potenziali terapie farmacologiche e non-farmacologiche per il trattamento dell’aggressività. L’obiettivo primario della presente trattazione è di valutare il funzionamento cognitivo neuropsicologico in bambini e adolescenti con livelli clinicamente rilevanti di aggressività e diagnosi di Disturbo Oppositivo Provocatorio (ODD) o Disturbo della Condotta (CD) e compararli con soggetti di controllo con sviluppo tipico. Tali aspetti saranno esaminati all’interno dello studio caso-controllo (fase I, screening e valutazione clinica, e fase II, testing baseline caso-controllo) tramite una serie di task selezionati da due batterie neuropsicologiche computerizzate ed innovative EMOTICOM e CANTAB, che indagano le funzioni esecutive calde e fredde, aspetti della cognizione sociale, il riconoscimento delle emozioni facciali e l’empatia.
I risultati preliminari hanno evidenziato che i nostri pazienti mostrano una compromissione delle capacità di attenzione selettiva, della memoria di lavoro e nelle capacità di inibizione. Il deficit nelle funzioni esecutive fredde si associa e modula le difficoltà riscontrate nel riconoscimento delle emozioni facciali, nell’identificazione di stimoli sociali salienti, nel processamento delle informazioni sociali con conseguente attivazione di comportamenti aggressivi che determinano una compromissione globale dei soggetti, che si estende dall’ambito di funzionamento personale (scolastico, lavorativo) a quello sociale (familiare, relazioni con i pari). Queste analisi preliminari consentono di ipotizzare la presenza di due sottogruppi di pazienti, uno che presenta tratti calloso-anemozionali più elevati, ed un altro che si caratterizza invece, per la presenza di una maggiore disregolazione emotiva, dato che appare in linea con la più recente letteratura in merito. Al contempo, i nostri risultati suggeriscono che le difficoltà attentive svolgono un ruolo significativo nel determinare la compromissione osservata in pazienti con tratti CU più elevati e che deficit nel riconoscimento delle emozioni e nella cognizione sociale possono essere riscontrati anche nei pazienti del sottogruppo con disregolazione emotiva. Pertanto nella presa in carico di bambini e adolescenti CD/ODD appare fondamentale effettuare una accurata valutazione psicopatologica, anche tramite l’utilizzo di task neuropsicologici computerizzati, che consenta di pianificare un trattamento individualizzato basato sulle caratteristiche individuali.
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