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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11272016-131534


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ZOIA, LISA
URN
etd-11272016-131534
Titolo
Utilizzo combinato di Ground Penetrating Radar ed immagini aeree multitemporali per la ricostruzione dell'evoluzione di un'area di foce fluviale. L'esempio della foce del Fiume Serchio (Toscana Settentrionale).
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof. Ribolini, Adriano
correlatore Dott.ssa Bini, Monica
correlatore Prof. Sarti, Giovanni
controrelatore Prof.ssa Pappalardo, Marta
Parole chiave
  • interpretazione stratigrafica
  • GPR
Data inizio appello
16/12/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il Ground Penetrating Radar è un ottimo strumento geofisico non invasivo per indagare la morfologia costiera sia per le caratteristiche sedimentarie di questo ambiente sia per la risoluzione dello strumento. I vari depositi generati dai processi sedimentari e gli eventi erosivi provocano evidenti riflessioni nei profili georadar. Questo permette di riconoscere diverse facies radar che rappresentano sequenze sedimentarie legate a determinati ambienti di deposizione come spiagge, dune, canali e lagune. La corrispondenza tra i vari modelli di riflessione georadar e gli ambienti sedimentari spesso però non è univoca, infatti, facies simili possono essere collegate a diverse condizioni sedimentarie. In questo studio, quindi, i dati GPR raccolti a nord della foce del fiume Serchio, nella Toscana Settentrionale, sono stati integrati con altri tipi di indagini. In particolare analisi di fotografie aeree, cartografia storica, dati LIDAR e batimetrici dell’area in esame. Negli ultimi decenni tutto il litorale pisano e l’area di studio in particolare sono stati oggetto di numerose ricerche volte allo studio dell’evoluzione morfodinamica dell’area nei secoli passati. Principalmente sono stati utilizzati dati che hanno evidenziato l’evoluzione costiera sulla base della morfologia superficiale. In questa tesi l’integrazione dei dati di superficie con alcune linee georadar, che mettono in evidenza i cambiamenti nel sottosuolo, ha permesso di ottenere un quadro più completo dell’evoluzione del litorale. In particolare lo scopo di questo lavoro è stato quello di combinare le tecniche di interpretazione comuni nella stratigrafia radar ai dati ottenuti per ogni singolo profilo, con un’analisi multitemporale di immagini aeree, cartografia storica, dati topografici per arrivare ad una ricostruzione dell'evoluzione di un ambiente costiero in prossimità di una foce fluviale. Sono state riconosciute diverse facies radar e i relativi ambienti sedimentari. Successivamente si è data un’interpretazione della sequenza temporale di eventi che ha portato allo sviluppo dei vari depositi, dei cambiamenti delle condizioni ambientali e le possibili cause.I profili mostrano importanti sequenze progradanti fino all’inizio del XX secolo, incise da paleocanali fluviali molto più marcati degli attuali, eventi erosivi e trasgressivi. Dalla metà del secolo scorso i cambiamenti evidenziati dalle immagini aeree invece sono di minor entità, principalmente legati alla divagazione del tratto terminale del canale fluviale e ai cambiamenti morfologici della foce.
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