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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11262015-195759


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
GIUNTOLI, GIACOMO
URN
etd-11262015-195759
Titolo
il nome e la forma
Settore scientifico disciplinare
L-FIL-LET/11
Corso di studi
DISCIPLINE UMANISTICHE
Relatori
tutor Prof.ssa Benedetti, Carla
commissario Dott. Bianco, Francesco Ugo
commissario Prof.ssa Arcamone, Maria Giovanna
commissario Prof. Tort, Joan
Parole chiave
  • letteratura italiana contemporanea
  • onomastica
Data inizio appello
15/12/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il nome e la forma è uno studio sul nome e il modo in cui viene utilizzato dagli scrittori italiani contemporanei nei loro romanzi, ma non incentrato esclusivamente sui nomi dei personaggi bensì anche sul nome di autore. Per tutti è evidente che il primo nome proprio che appare su di un libro è quello dell’autore, generalmente sul frontespizio vicino al titolo, riconosciamo anche che tale nome inequivocabilmente rimanda a un individuo. Quanto a quest’ultimo, poteva, almeno fino ad oggi, nel caso volesse diversificare l’uomo dallo scrittore o semplicemente mantenere l’anonimato, avvalersi di uno pseudonimo. Questa situazione fra il 1980 e il 2015, il periodo analizzato da questo studio, è stata soggetta a numerose esperienze che hanno messo in discussione il rapporto fra nome d'autore e personaggi, letteratura e mondo. Lo studio è diviso in tre parti ( rispettivamente intitolate “Il dolore della separazione”; “Il nome multiplo”; “Verso l'increato”) e analizza un corpus di romanzi contemporanei, per la maggior parte italiani, in modo da individuare costanze e differenze. Nel corpus sono presenti in particolare opere di Palandri, Del Giudice, Manganelli, Galiazzo, Scarpa, Tondelli, Luther Blissett, Saviano, Siti, Wu Ming, Moresco. La varietà dei casi ha consentito di descrivere una realtà multiforme, grazie alla quale è stato possibile in larga parte gli obiettivi, che il lavoro si era prefisso: 1) delineare una fenomenologia degli studi del nome, prestando particolare attenzione alle mutazioni di rilevanza sia sociale che culturale; 2) studiare i rapporti che intercorrono fra nome di autore e istanza narrativa al fine di vedere se ciò non solo può risultare determinante per le scelte onomastiche di uno scrittore, ma può anche consentire una maggiore comprensione critica del testo; 3) gettare le basi per una nuova teoria dei modi di nominazione in letteratura, che abbandoni il vecchio assioma su cui è fondata l’onomastica, e cioè che il nome sia un termine a referente unico.
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