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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11252010-103639


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
FIORETTI, ROBERTA
URN
etd-11252010-103639
Titolo
Le preposizioni e i composti sintagmatici con diverso grado di composizionalità. Uno studio su pazienti afasici.
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
LINGUISTICA
Relatori
relatore Prof.ssa Nicolai, Florida
correlatore Prof. Peroni, Roberto
tutor Dott.ssa Nuti, Maria Pia
Parole chiave
  • afasia
  • preposizioni
Data inizio appello
15/12/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/12/2050
Riassunto
Negli ultimi decenni, l’interesse della semantica lessicale per l’espressione linguistica delle nozioni spaziali ha dato contributi significativi. Si sono confrontati diversi modelli interpretativi, tra cui quello dominante della linguistica cognitiva secondo cui le nozioni topologiche sarebbero universali e innate. Anche gli studi neurolinguistici, mediante l’applicazione dei metodi e dei modelli linguistici e psicolinguistici alla produzione, ricezione, elaborazione e acquisizione del linguaggio si sono interessati allo studio dell’espressione linguistica dello spazio attraverso indagini sui meccanismi neuronali sottostanti il linguaggio e le patologie linguistiche. Lo studio dei casi clinici, concentrandosi sui disturbi del linguaggio e, in particolare, sulle implicazioni teoriche del linguaggio afasico, ha permesso di interpretare i principi organizzativi del linguaggio normale a partire dalla sua disorganizzazione patologica.
Gli studi sviluppatisi in ambito italiano registrano interventi per lo più sporadici e, in generale, la riflessione sulle preposizioni appare tesa a verificare se e in quale grado i modelli teorici e interpretativi sviluppati per altre lingue possano valere per il sistema italiano. In sintesi, possiamo citare Devoto (1940), Parisi & Castelfranchi (1970) e di Tomaso (1996) come i più rappresentativi delle metodologie utilizzate in questi anni per l’analisi delle preposizioni.
Obiettivo della presente ricerca è cercare risposte a questioni sollevate in ambito neuro-riabilitativo sul perché in patologie come l’afasia l’uso delle preposizioni in espressioni idiomatiche e funzionali risulti compromesso, se non addirittura assente, e sostituito in molti casi da lunghe perifrasi. Mi è parso dunque utile iniziare con l’indagine del processo di elaborazione neuronale delle preposizioni, mettendo a confronto in particolare le costruzioni lessicali con quelle sintattiche, per valutare se c’è una diversa elaborazione per i due tipi di costrutti. L’analisi dei dati relativi ai test somministrati a pazienti con tipi diversi di afasia, rispettivamente anomici da un lato e agrammatici dall’altro, mi permette di verificare se gli usi idiomatici e funzionali delle preposizioni coinvolgono aree diverse del cervello, contribuendo in tal modo non solo a fornire nuovi spunti per specifici approcci riabilitativi ma anche alla definizione e categorizzazione linguistica delle preposizioni.
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