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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11242018-213842


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SARRO, MARTINA
URN
etd-11242018-213842
Titolo
Ricerca virologica e sierologica del virus dell'epatite E (HEV) nel cane da caccia al cinghiale
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Mazzei, Maurizio
correlatore Dott. Forzan, Mario
controrelatore Prof.ssa Bandecchi, Patrizia
Parole chiave
  • PCR
  • ELISA test
  • public health
  • HEV
  • wild boar hunting dog
Data inizio appello
14/12/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/12/2088
Riassunto
L’infezione da virus dell’epatite E (HEV), in passato segnalata in paesi in via di sviluppo, oggi si sta diffondendo anche in paesi industrializzati, considerati in precedenza aree a basso rischio. Il virus è caratterizzato da un alto potenziale zoonotico e il suino e il cinghiale risultano essere i più importanti reservoirs. Il cinghiale, ampiamente diffuso nel territorio italiano, è un’importante fonte di diffusione di HEV. L’obiettivo principipale di questa ricerca è stato il monitoraggio della presenza di HEV nei cani da caccia al cinghiale, tipologia di animali che frequentemente hanno contatti sia con il cinghiale che con l’uomo. Lo studio ha valutato la presenza sierologica e virologica di HEV in campioni di siero e feci di cani utilizzati a scopo venatorio e appartenenti a squadre di caccia del territorio della Toscana e della Campania. Il campionamento è stato svolto durante le stagioni di caccia 2014/2015 e 2017/2018; sono stati raccolti 89 campioni di siero e 82 campioni fecali. Sono stati impiegati kit commerciali per la ricerca sierologica e virologica. Inoltre, RNA estratto da campioni fecali è stato sottoposto a nested-RT-PCR. L’analisi sierologica ha rivelato 7 campioni su 89 positivi sierologicamente. La ricerca di antigeni virali invece ha rivelato che su 21 pool fecali, 4 sono risultati avere un valore di densità ottica superiore al cut-off, mentre le indagini molecolari non hanno permesso di riscontrare la presenza del genoma di HEV, suggerendo una infezione pregressa . Ulteriori indagini potrebbero essere utili per chiarire il ruolo epidemiologico del cane e il suo potenziale zoonotico per l’uomo.

Hepatitis E virus (HEV) infection in the past has been mainly reported from the developing countries, the disease is now spreading towards the industrialized countries, previously considered at low-risk area. HEV is characterized by a high zoonotic potential and pigs and wild boars are considered the most important reservoir. Wild boars that are highly widespread in the Italian territory, are an important source of HEV. The aim of this study was monitoring the presence of HEV in wild boars’ hunting dogs, a sort of animal which is in close contact with wild boars and human. This research investigates the presence of HEV by serologic and virologic studies conducted in sera and faeces samples collected from hunting dogs belonging to teams from Tuscany and Campania regions. Sampling was carried out during 2014/2015 and 2017/2018 hunting seasons. A total of 89 sera and 82 stool samples were collected. In this study commercial kits for serological and virological survey were used. In addition, the presence of HEV was monitored from RNA extracted from faecal samples bya nested RT-PCR. Serological analysis showed 4 positive results out of 21 faecal pool. On the other hand, molecular investigation did not indicate the presence of HEV genome in any of the samples suggesting past infection. Further study could be useful to clarify the hunting dog’s epidemiological role and their zoonotic potential.

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