logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11242017-105932


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
ANDREUCCETTI, VICTORIA
URN
etd-11242017-105932
Titolo
Produzione di foraggio, di granella e utilizzazione dell'azoto della consociazione orzo-favino in dipendenza della concimazione azotata
Settore scientifico disciplinare
AGR/02
Corso di studi
SCIENZE VETERINARIE
Relatori
tutor Prof. Mariotti, Marco
Parole chiave
  • Vicia faba var. minor
  • Hordeum vulgare
  • disegno additivo
  • consociazione
  • concimazione azotata
Data inizio appello
13/12/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le consociazioni agrarie, definite come la contemporanea coltivazione di due o più specie vegetali sullo stesso terreno, presentano potenziali vantaggi nella produttività, nella stabilità dei risultati e nella sostenibilità ecologica. Tuttavia, uno dei principali problemi della consociazione leguminosa-graminacea è la determinazione della dose di concime azotato da distribuire. Lo scopo della tesi è stato quello di valutare gli effetti della concimazione azotata sulla produzione quanti-qualitativa della consociazione orzo/favino realizzata con disegno additivo. La ricerca ha messo a confronto 5 diverse dosi di concime (0, 50, 100, 150, 200 kg/ha) e 3 sistemi colturali (orzo, favino e consociazione orzo/favino). Sono stati effettuati 3 rilievi in fase di fioritura, di maturazione latteo-cerosa e di maturazione piena dell’orzo. Infine la ricerca ha previsto di verificare, in fase di maturazione latteo-cerosa dell’orzo, la possibilità di insilamento del foraggio della consociazione e delle colture pure.
La produzione di foraggio delle colture consociate è risultata sempre maggiore (+45%) di quella delle colture pure. La produzione di foraggio è aumentata all’aumentare della dose di concime sia nelle colture pure sia nella consociazione. L’aumento della produzione di foraggio delle colture pure, in funzione della concimazione azotata, è dipeso soprattutto dall’aumento della produzione dell’orzo e in maniera più ridotta da quella del favino. L’aumento di produzione delle colture consociate è dipeso esclusivamente dall’aumento di produzione dell’orzo. Per ottenere la stessa produzione ottenuta dalla consociazione concimata con 50 kg/ha di N, sono stati necessari alle colture pure ben 200 kg/ha di N. L’aumento della disponibilità di azoto nel terreno ha inoltre, modificato i rapporti fra le componenti della consociazione. Infatti, in assenza di concime la biomassa della consociazione era composta prevalentemente dal favino (65%), mentre con la dose massima di N la biomassa della consociazione era composta per il 50% da orzo e per il 50% da favino. La concentrazione di azoto nel foraggio è variata all’interno delle singole colture in funzione del sistema colturale: l’orzo consociato ha presentato una concentrazione di azoto, e quindi di proteine grezze, più elevata rispetto all’orzo coltivato in purezza. Al contrario, la concentrazione di azoto del favino consociato è risultata inferiore, rispetto a quella del favino puro. Le asportazioni di azoto delle colture consociate sono risultate maggiori, mediamente del 40%, rispetto alle colture pure. L’aumento delle asportazioni di N delle colture pure, in funzione della concimazione azotata, è stato influenzato in modo marcato dall’aumento delle asportazioni dell’orzo e in modo ridotto da quelle del favino. L’indice di superficie equivalente (LER) sia relativo alla produzione sia relativo alle asportazioni di N è risultato sempre maggiore di 1. In entrambi i casi il LER è diminuito progressivamente all’aumentare della dose di concime, i massimi valori di LER sono stati infatti ottenuto in assenza della concimazione. Il LER relativo alle asportazioni di azoto ha ottenuto valori più elevati del LER relativo alla produzione, indicando che l’azoto, rispetto alle altre risorse, è stato utilizzato dalla consociazione in modo più efficiente. Analizzando le caratteristiche bromatologiche del foraggio, è emerso che la qualità del foraggio, in tutti i sistemi colturali e indipendentemente dalla concimazione azotata, è risultata migliore in fase di maturazione latteo-cerosa piuttosto che in fase di fioritura dell’orzo. La concimazione azotata ha prevalentemente modificato la qualità del foraggio dell’orzo ma non quella del favino. Per quanto riguarda il sistema colturale, la concentrazione di proteine del foraggio dell’orzo è risultato nettamente più elevato nell’orzo consociato, rispetto all’orzo coltivato in purezza. Il foraggio ottenuto dalla consociazione ha presentato una buona insilabilità. In tutti i foraggi analizzati, il pH medio è risultato pari a 4,2, valore che garantisce una stabilità della massa e una buona conservabilità. Il processo di insilamento ha modificato leggermente le caratteristiche chimiche del foraggio: l’indice RFV e il TDN sono leggermente diminuiti nell’orzo e leggermente aumentati nel favino e nella consociazione.
Per quanto riguarda la produzione di granella, nelle colture pure la produzione è aumentata all’aumentare del concime, mentre nella consociazione la massima produzione di granella pari a 45 q/ha è stata ottenuta somministrando 50 kg/ha di N. Con ridotte dosi di concime la produzione di granella delle colture consociate è risultata maggiore di quella delle colture pure mentre il contrario si è verificato elevate dosi di N. La concimazione azotata ha avuto un effetto molto marcato sulla produzione di granella dell’orzo in coltura pura e un effetto più ridotto sull’orzo consociato. La produzione del favino non è stata influenzata dalla somministrazione di concime, bensì dal sistema colturale: il favino coltivato in purezza ha prodotto maggiormente rispetto a quello consociato (+45%). L’aumento della dose di concime ha aumentato la quantità di azoto asportata da parte della granella, sia delle colture sia della consociazione. Come per le asportazioni di azoto da parte del foraggio, anche nella granella l’aumento dell’azoto asportato, in dipendenza della dose di concime somministrato e del sistema colturale, è stato determinato esclusivamente dall’orzo. Il vantaggio produttivo della consociazione (LER>1) rispetto alle colture pure è stato rilevato solo fino alla dose di 100 kg/ha di N. Per la produzione di granella la specie più competitiva è risultata il favino. Tuttavia, il LER totale relativo alle asportazioni di N ha riportato sempre valori maggiori di 1, indicando un vantaggio della consociazione nell’asportazione di azoto da parte della granella, rispetto alle colture pure. Per quanto riguarda le caratteristiche bromatologiche della granella, la qualità della granella è variata prevalentemente in funzione del sistema colturale. La concimazione azotata ha leggermente migliorato la qualità della granella in entrambi i sistemi colturali, in quanto all’aumentare della dose di N la concentrazione di ADF è leggermente diminuita e il TDN è aumentato. Le variazioni riportate nelle caratteristiche bromatologiche della granella, sono dipese quasi esclusivamente dalle variazioni registrate nella granella dell’orzo, poiché nel favino la qualità della granella è rimasta per lo più invariata. Pertanto, con la consociazione la concentrazione proteica della granella è risultata più elevata, rispetto alle colture pure, e allo stesso tempo ha presentato anche una maggiore percentuale di fibra.
File