Tesi etd-11242012-015132 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
COMANDI, FEDERICO
URN
etd-11242012-015132
Titolo
Criteri progettuali per un giardino “naturale” a Montelifré (Siena)
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE DELLE AREE VERDI E DEL PAESAGGIO
Relatori
relatore Prof. Vernieri, Paolo
correlatore Prof. Magnani, Galileo
correlatore Prof. Magnani, Galileo
Parole chiave
- acqua
- agricoltura
- biodinamica
- cambiamenti climatici
- criteri progettuali
- ecosostenibilità
- giardino
- giardino a stanze
- gradoni
- insetti
- Martinozzi
- Montelifré
- Mu
- permacoltura
- progettazione
- siccità
- sinergica
- uccelli
- vegetazione naturale
Data inizio appello
10/12/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’elaborato ha lo scopo di ricercare e valutare quali possano essere gli opportuni criteri di approccio alla progettazione di uno spazio verde ecologicamente integrato e di supporto all’ambiente e agli ecosistemi circostanti al giardino. Spazio, quest’ultimo, posto su tre gradoni, di pertinenza di uno dei Bed & Breakfast realizzati nel borgo medievale di Montelifré, aggregato edilizio compreso nella frazione di Montisi del Comune di San Giovanni d’Asso (SI) e appartenente alla famiglia Martinozzi. L’aggregato è collocato tra la Val di Chiana e le Crete senesi della Val d’Asso e gode, quindi, della vicinanza della Val d’Orcia, Patrimonio mondiale dell'Umanità UNESCO dal 2 luglio 2004. In quest’area si sovrappongono villaggi villanoviani, centri etruschi, pagus romani, borghi, castra e rocche medievali. Per questo è considerato tassativo tenere conto del contesto storico insito sia nella struttura architettonica, sia nel territorio in cui essa è compresa e, a tal proposito, è valutato auspicabile elaborare soluzioni volte a riportare alla mente la storia del territorio, come potrebbero essere un’area dedicata alle piante officinali etrusche, alcune aiuole rievocative delle centurie o un’area riservata alle rose cinesi, tea e inglesi per ricordare Maria Beatrice d’Este, discendente dai Martinozzi e moglie dell’ultimo monarca cattolico regnante su tre regni britannici.
Le richieste della committenza sono state tenute in considerazione assieme alla necessità di armonizzare cromaticamente e volumetricamente le piante, ricercando una soluzione di verde privato quanto più integrato possibile con l’ambiente animale e vegetale circostante, attraverso l’utilizzo di piante arboree, arbustive ed erbacee già presenti nel paesaggio. Le varie componenti biotiche e abiotiche, antropiche e ambientali del giardino sono state messe in correlazione allo scopo di renderlo quanto più autosufficiente possibile. Esso è stato valutato nell’ottica di ottenere un biotopo nel quale le piante possano realizzare un reticolo di connessioni tale da formare una biocenosi equilibrata, stabile e produttiva in grado di fungere da fonte di approvvigionamento dell’ecosistema-giardino e da fornitore per l’ospite di spazi gradevoli a tutti i cinque sensi. Si è così reso necessario tenere presenti le specie vegetali utili a creare accostamenti cromatici e olfattivi, l’utilizzo di acqua in fontane e cascatelle, la possibilità di assaporare i frutti e l’opportunità di toccare tipologie diverse di foglie, cortecce, bacche ecc.. all’interno dello spazio verde, considerando anche i suoni e i rumori prodotti dalla presenza di uccelli e insetti.
Per la progettazione, la realizzazione e la gestione del giardino sono state analizzate alcune tecniche agronomiche non convenzionali volte a diminuire al minimo l’intervento antropico sulla natura e contemporaneamente a migliorare la qualità del suolo. È stato posto come cardine portante il perseguimento dell’eco-sostenibilità ambientale e sono stati esaminati in merito gli accorgimenti da adottare e le essenze vegetali in grado di favorire l’insediarsi di insetti e uccelli utili. Infine è stata proposta un’ipotesi progettuale che potesse includere al suo interno tutte le risultanti degli studi effettuati.
Le richieste della committenza sono state tenute in considerazione assieme alla necessità di armonizzare cromaticamente e volumetricamente le piante, ricercando una soluzione di verde privato quanto più integrato possibile con l’ambiente animale e vegetale circostante, attraverso l’utilizzo di piante arboree, arbustive ed erbacee già presenti nel paesaggio. Le varie componenti biotiche e abiotiche, antropiche e ambientali del giardino sono state messe in correlazione allo scopo di renderlo quanto più autosufficiente possibile. Esso è stato valutato nell’ottica di ottenere un biotopo nel quale le piante possano realizzare un reticolo di connessioni tale da formare una biocenosi equilibrata, stabile e produttiva in grado di fungere da fonte di approvvigionamento dell’ecosistema-giardino e da fornitore per l’ospite di spazi gradevoli a tutti i cinque sensi. Si è così reso necessario tenere presenti le specie vegetali utili a creare accostamenti cromatici e olfattivi, l’utilizzo di acqua in fontane e cascatelle, la possibilità di assaporare i frutti e l’opportunità di toccare tipologie diverse di foglie, cortecce, bacche ecc.. all’interno dello spazio verde, considerando anche i suoni e i rumori prodotti dalla presenza di uccelli e insetti.
Per la progettazione, la realizzazione e la gestione del giardino sono state analizzate alcune tecniche agronomiche non convenzionali volte a diminuire al minimo l’intervento antropico sulla natura e contemporaneamente a migliorare la qualità del suolo. È stato posto come cardine portante il perseguimento dell’eco-sostenibilità ambientale e sono stati esaminati in merito gli accorgimenti da adottare e le essenze vegetali in grado di favorire l’insediarsi di insetti e uccelli utili. Infine è stata proposta un’ipotesi progettuale che potesse includere al suo interno tutte le risultanti degli studi effettuati.
File
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Progetto...elifr.pdf | 6.97 Mb |
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