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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11242009-201932


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
RACIS, DANIELA
URN
etd-11242009-201932
Titolo
"LE SANG NOIR" CRIPURE E IL SENSO DELL'ESISTENZA
Dipartimento
LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
Corso di studi
LINGUE E LETTERATURE MODERNE EUROAMERICANE
Relatori
correlatore Fornasier, Norina
relatore Prof.ssa De Jacquelot Du Boisrouvray, Hélène Marie
Parole chiave
  • populismo.
  • esistenzialismo
Data inizio appello
14/12/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/12/2049
Riassunto
- RIASSUNTO ANALITICO -.
La presente tesi si propone di esaminare il percorso esistenziale del protagonista, illustrato nel racconto di una sola giornata. Si approfondisce in modo particolare lo studio del complicato senso di esistenza rappresentato dall’autore attraverso la figura di Cripure. Il primo capitolo descrive la complessità narrativa del romanzo, inserendo il significato dell’opera all’interno della cornice storico-letteraria a cui si riferisce, precisamente il periodo compreso tra le due guerre. Il secondo capitolo presenta Le Sang Noir e la sua ricezione pubblica: è stato percepito, infatti, come un romanzo rivoluzionario nel suo contesto storico di pubblicazione, in quanto l’autore ha fornito il suo contributo alla letteratura di protesta contro la guerra. È stato definito anche un romanzo populista, in conformità all’orientamento politico e culturale tendente a una visione sentimentale e idealizzata delle masse popolari.
Il terzo capitolo introduce la struttura spazio-temporale di Le Sang Noir. Per quanto riguarda la dimensione temporale, è importante ribadire che l’azione narrativa si sviluppa in una sola giornata dell’autunno 1917, anno della Rivoluzione Russa e degli ammutinamenti dei soldati in Francia. Si presenteranno, in questo capitolo, le tecniche narrative che appartengono alla tradizione romanzesca del XIX secolo, concernente le descrizioni oggettive e realistiche. Saranno mostrate anche le tecniche di narrazione del XX secolo, come l’uso del monologo interiore e il discorso indiretto libero, facendo riferimento alle opere di Joyce e Proust. Il quarto capitolo presenta Cripure nel suo ruolo di professore di filosofia deriso dagli studenti, dal fisico disgraziato, affetto da una malattia congenita e da una forte miopia che gli causano un’andatura zoppicante. Nei capitoli quarto, quinto e sesto si evidenziano le contraddizioni esistenziali di Cripure e della società adiacente in cui è inserito. Si analizzano le riflessioni personali del protagonista sul senso della propria esistenza, la sua incapacità di lottare per gli ideali in cui crede rimanendo suo malgrado vittima delle proprie incoerenze. Il quinto capitolo esamina il rapporto tra Cripure e le persone amate: si parla di Maïa, la sua fedele domestica e compagna di vita; l’amore perduto Toinette che costituirà il motivo principale della sua disperazione; Turnier il suo alter ego a cui dedica una tesi.
Il sesto capitolo rappresenta la morte di Cripure come capitolazione finale del personaggio e delle sue profonde contraddizioni esistenziali.


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