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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11232015-092120


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MASUCCIO, MELANIA
URN
etd-11232015-092120
Titolo
Contaminazione micetica dell'aria di ambienti produttivi: definizione di metodi e criteri per la valutazione
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Prof.ssa Carducci, Annalaura
relatore Dott. Ceccanti, Stefano
Parole chiave
  • monitoraggio ambientale
  • miceti
  • contaminazione microbiologica
Data inizio appello
10/12/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/12/2085
Riassunto
Le diverse realtà produttive, riconoscono sempre più l’importanza che può avere la contaminazione da miceti nei confronti della qualità dei prodotti e della salute dello stesso consumatore.
L’industria farmaceutica in particolare, riconosce l’importanza del monitoraggio microbiologico ambientale dei propri ambienti di lavoro, al fine di assicurare la qualità dei propri prodotti. Durante tali monitoraggi, uno dei parametri microbiologici determinati è la TYMC (Total Combined Yeasts and Moulds Count ) poiché la presenza di tali microrganismi potrebbe indicare deviazioni dal rispetto delle norme di buona fabbricazione riconducibili spesso a condizioni di alta umidità e polverosità.
La farmacopea europea (PhEur) indica il Sabouraud Dextrose Agar come medium per la coltura di lieviti e muffe con incubazione 20 ÷25°C per 2-3 giorni, tuttavia a tale scopo sono riconosciuti anche altri medium, come Potato Dextrose Agar, Malt Extract Agar e DG 18 Selective Agar.
Nel mio lavoro di tesi, svolto presso locali di produzione farmaceutica, mi son occupata di testare e confrontare questi quattro diversi media, per valutarne il più adatto alla rilevazione dell’eventuale contaminazione aerea dei miceti.
Scopo della mia tesi è, quindi, quello di mettere appunto un metodo per ottimizzare la determinazione della TYMC negli ambienti di produzione farmaceutica.
Nella prima parte, ho effettuato dei campionamenti negli ambienti in questione, al fine di rilevare i miceti ivi presenti, isolarli, identificarli e, a partire da questi, condurre le successive fasi di sperimentazione.
I campionamenti sono stati condotti in due modi differenti:
-statico: lasciando aperte per due ore le quattro piastre dei media in esame, in modo da raccogliere per sedimentazione i microrganismi veicolati da particelle sospese nell’aria;
-dinamico: mediante campionatori attivi, ho effettuato quattro campionamenti, ciascuno di 1000 L di aria, ciascuno con una piastra di medium diverso.
Al termine dei campionamenti, ho incubato le piastre e proseguito con l’identificazione delle colonie su queste cresciute.
In seguito, avuta conferma che i risultati del monitoraggio condotto non erano sufficienti ad evidenziare differenze significative tra i quattro media ,per testare e confrontare questi, ho eseguito un Growth Promotion Test usando almeno 30 miceti precedentemente isolati ed identificati, per determinare il medium che desse il maggiore recupero di miceti aerodispersi.
Ho successivamente effettuato un confronto della durata di incubazione per rilevare tra tutti i terreni, quale recuperasse meglio nel tempo.
Successivamente mi son occupata di definire la T° di incubazione, confrontandone tre diverse: 22,52,5°C , 32,52,5°C e 12,52,5°C.
A tal punto, con l’uso di un disinfettante utilizzato per la sanitizzazione degli ambienti in questione, ho simulato la condizione di stress chimico a cui sono qui sottoposti questi microrganismi, al fine di verificare che, anche in condizioni di stress, il medium individuato, risultasse il migliore per il recupero.
In ultimo ho valutato l’eventuale effetto del disinfettante sulle proprietà fertili del medium, seminando, su piastre di SDA (usato qui come riferimento) e di medium ideale, addizionate di soluzione contenente disinfettante, sospensioni di Candida albicans ATCC 10231 ed Aspergillus brasiliensis ATCC 16404, per valutare l’eventuale effetto negativo del disinfettante sulle proprietà nutritive del medium in questione.
Tale studio ha permesso, così, di identificare, a partire dai microrganismi isolati negli ambienti di produzione farmaceutica, il medium ideale da utilizzare nei monitoraggi, la durata di incubazione e la T° ottimale per la determinazione della TYMC, ,anche tenendo conto delle condizioni di stress a cui sono soggetti in quegli ambienti.
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