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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11232007-134039


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CIPRESSO, LETIZIA
URN
etd-11232007-134039
Titolo
Rendere conto nell'agricoltura multifunzionale:il bilancio sociale e la sua applicazione al caso CIRAA
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
AGRICOLTURA BIOLOGICA E MULTIFUNZIONALE
Relatori
Relatore Perioli, Riccardo
Relatore Prof. Di Iacovo, Francesco Paolo
Parole chiave
  • bilancio sociale
  • agricoltura multifunzionale
Data inizio appello
10/12/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il settore agricolo ha ricevuto una decisa svolta a livello europeo da quando, con l’avvento della nuova PAC, la produzione non è più legata alla quantità ma alla qualità.
È riconosciuta all’attività agricola, la capacità di andare incontro alle nuove domande del consumatore, che vanno oltre la richiesta di alimenti e quindi proprio per questo è stata definita “multifunzionale”.
La multifunzionalità si lega molto bene a questo genere di attività, perché oltre che a offrire beni derivanti dalle coltivazioni vegetali e forestali e dagli allevamenti zootecnici, essa è in grado di proporre servizi extra produttivi (non commodities) che si occupano ad esempio: della tutela del paesaggio, dell’ospitalità, del ristoro e del mantenimento delle tradizioni locali.
Dal punto di vista delle politiche di settore, l’uso ricreativo delle risorse agricole è uno degli obiettivi prioritari di riqualificazione dell’attività agricola.
Alle funzioni ricreative è assegnato, in particolare, un ruolo fondamentale nel favorire i processi di sviluppo sostenibile nelle aree rurali; la multifunzionalità è in grado di percepire e soddisfare il nuovo e complesso insieme di bisogni che i consumatori manifestano ogni giorno.
Le aziende agricole stanno subendo un notevole cambiamento che tende a valorizzare nuove attività in grado di contemplare forme di utilità rivolte all’intera collettività e proprio per questo, non è più possibile valutare le performance delle aziende agro-zootecniche in termini esclusivamente economici (one bottom line), ma bisogna “fotografare” la realtà da tutti i punti di vista evidenziando il raggiungimento di obiettivi sia pubblici che privati.
Sono proprio gli obiettivi pubblici che ci interessano, quelli che hanno una finalità per la collettività e che rappresentano valore per il ruolo di responsabilità sociale che l’azienda vuole ricoprire e che indirettamente fanno riscuotere pareri positivi dagli utenti.
Un’azienda socialmente responsabile e consapevole di ciò che fa, è in grado di accrescere la propria reputazione, ottiene una maggiore visibilità e di conseguenza i suoi prodotti sono visti sotto un altro occhio dal consumatore che compra e orienta le proprie scelte in base ai propri principi etici.
L’azienda è in grado di caricare il prodotto e la marca di significati “altri”, intangibili, che rimandano a dimensioni di ordine etico; il consumatore ispirato dai propri valori è così nelle condizioni di orientarsi nella ricerca di un prodotto corrispondente alle proprie esigenze.
Gli strumenti in grado di analizzare e rendicontare tale comportamento aziendale sono molti, tra questi: il codice etico, il bilancio ambientale, la certificazione SA8000, Emas /Ecolabel e il bilancio sociale.
È proprio quest’ultimo, il Bilancio Sociale, quello ad aver preso piede in particolar modo, rappresentando una forma di rendicontazione sociale, con la quale l’impresa “allarga” il dato economico ponendo l’attenzione sul valore sociale, relazionale e culturale della propria attività.
Gli schemi di riferimento per redigere questo tipo di bilancio sono stati fatti sia a livello nazionale che internazionale; noi utilizzeremo quello del GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale), equipe formata da professori, studiosi del settore ed economisti uniti nel 1992 in occasione di un importante convegno.
Il suddetto schema è stato redatto in modo da poter essere utilizzato da tutte le aziende ma non per quelle agro-zootecniche. Per questo motivo abbiamo effettuato opportune modifiche, in modo tale da renderlo applicabile al nostro caso di studio, il Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro-Ambientali “Enrico Avanzi”.
Il Bilancio Sociale rappresenta un buon mezzo per dare visibilità ai risultati raggiunti e alla propria politica, verso tutti gli stakeholder, nel nostro caso: cittadini, studenti, imprese, Istituzioni e fornitori.
Chiaramente, essendo alla prima edizione, il processo di miglioramento e affinamento è sempre all’inizio, ma siamo certi che grazie ad un’equipe in gamba tale strumento di comunicazione si evolverà nel tempo.
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