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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11222018-175636


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
POLIDORI, IACOPO
URN
etd-11222018-175636
Titolo
CLEQEI: valutazione della qualità degli ambienti di apprendimento clinico del Corso di Laurea in Infermieristica del Polo didattico di Pontedera
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE
Relatori
relatore Prof. Pagnucci, Nicola
Parole chiave
  • infermieristica
  • cleqei
  • studenti
  • valutazione qualità
Data inizio appello
18/12/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/12/2088
Riassunto
L’evoluzione della professione infermieristica avvenuta negli ultimi anni ha introdotto importanti cambiamenti nel sistema formativo e culturale dell’attuale figura dell’infermiere. In riferimento ai requisiti di accesso alla formazione infermieristica, siamo passati da un epoca in cui era sufficiente il possesso del titolo di licenza di scuola media inferiore, all’attuale requisito del titolo di scuola media superiore.
Per quanto riguarda il percorso educativo del professionista, fin da subito, ha assunto le caratteristiche essenziali per lo sviluppo delle competenze richieste, prevedendo un duplice canale formativo quello teorico, alla base della conoscenza dei concetti utili alla disciplina e quello più prettamente pratico, mirato all’acquisizione delle abilità spendibili in ambito professionale mediante il tirocinio professionale [1].

Il tirocinio professionale rappresenta il cuore della preparazione degli studenti dei corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie, ed è fondamentale per sviluppare competenze professionali, ragionamento diagnostico e pensiero critico [2]; esso va interpretato come una situazione di profondo dinamismo formativo e rappresenta un punto determinante su cui giocare la qualità della formazione infermieristica che permette sia di affrontare nuovi contenuti che di apprendere capacità cliniche e relazionali non altrimenti acquisibili. Non si tratta di pratica intesa come mera applicazione delle conoscenze ma di un percorso definito da obiettivi che integrano, arricchiscono e verificano gli apprendimenti teorici attraverso l’esperienza diretta intesa come una maggiore maturazione e consapevolezza professionale[3].
La connotazione pratica dell’infermieristica impone che parte del sapere scientifico-disciplinare venga trasmesso dal professionista allo studente attraverso il tirocinio professionale[2]: l’infermieristica, infatti, è una disciplina pratica che racchiude nel suo stesso esercizio parte del suo sapere: per gli studenti, ma anche per i docenti e coloro che si occupano di formazione, il tirocinio rappresenta l’occasione privilegiata di apprendimento dell’infermieristica in cui il ruolo del tutor e le caratteristiche del contesto costituiscono i principali fattori in grado di influenzare la qualità dell’esperienza e delle competenze acquisite [4].
Attraverso il tirocinio si concretizza la funzione fondamentale e imprescindibile di collegamento ed integrazione tra sapere teorico-disciplinare e prassi operativa e organizzativa. In quanto promotore di esperienze autentiche, complesse ed emotivamente impattanti, irriproducibili in un contesto puramente accademico, il tirocinio rappresenta il canale privilegiato per l’apprendimento della professione[3]. E’ quindi fondamentale che l’ambiente di apprendimento clinico sia adeguato e predisposto a questa funzione.
La semplice permanenza degli studenti nell’area clinica, senza un attività formativa strutturata, non garantisce la costruzione del ruolo professionale che implica competenze di tipo assistenziale, relazionale ed educativo[4].
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