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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11222017-123135


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
TOMMASI, GIACOMO
URN
etd-11222017-123135
Titolo
Il mandato d'arresto europeo quindici anni dopo: un bilancio fra luci e ombre
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Bresciani, Luca
Parole chiave
  • Mandato d'arresto europeo Procedura penale
Data inizio appello
11/12/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
In un mondo sempre più globalizzato come quello contemporaneo e che sembra diventare sempre più piccolo (ma forse il mondo è sempre uguale è il resto ad essere diventato più piccolo), un periodo storico in cui, malgrado sussistano ancora forti resistenze locali, molte barriere non solo fisiche sono cadute il ruolo della cooperazione fra le autorità giudiziarie risulta essenziale per combattere le attività criminali che, paradossalmente, da ciò hanno tratto molti vantaggi. Proprio in virtù dell'importanza della cooperazione fra autorità giudiziarie il presente lavoro verte su uno strumento fondamentale di questo tipo di cooperazione a livello europeo ossia il mandato d'arresto europeo che si presenta come un tema di studio sicuramente interessante malgrado la sua complessità visto che l'istituto risente dell'influenza, simultanea, delle discipline penalistiche, del diritto dell'Unione Europea e dei principi costituzionali . Il mandato d'arresto europeo è stato introdotto con la decisione-quadro del Consiglio dell'Unione Europea del 13 giugno 2002 (2002/584/GAI) e recipita nell'ordinamento italiano tramite la legge 69 del 22 aprile 2005. L'art 1 della decisione-quadro definisce il mandato d'arresto europeo come una decisione giudiziaria emessa da uno Stato membro dell'Unione Europea in vista dell'arresto e della consegna da parte di un altro Stato membro di una persona ricercata ai fini dell'esercizio di un' azione penale o dell'esecuzione di una pena o di una misura di sicurezza privativa della libertà quindi la concezione di mandato d'arresto europeo, da alcuni sostenuta, come un mandato emesso da un autorità giudiziaria europea con efficacia in tutto il territorio dell'Unione è errata in quanto un' autorità giudizionale europea dotata di un simile potere ad oggi non esiste così come non esiste attualmente un sistema penale comunitario.
La disciplina dell'euromandato è nata dalla necessità di far si che la consegna di persone sottoposte a procedimento o di condannati divenisse più rapida. Ciò ha indotto il legislatore europeo, in particolar modo dopo gli attentati di New York del 11 settembre 2001 che hanno portato in evidenza la volontà di lottare contro la minaccia del terrorismo internazionale con la necessità di nuovi strumenti efficaci per contrastare il pericoloso fenomeno, ad elaborare uno strumento che consenta di ridurre i tempi di consegna senza eliminare le garanzie, per la persona soggetta al mandato d'arresto, previste dalla disciplina dell'estradizione. A questa doppia finalità risponde il mandato d'arresto europeo che rappresenta una specie di evoluzione della procedura d'estradizione di cui condivide le finalità . Pur condividendo le medesime finalità però il mandato d'arresto europeo presenta importanti differenze rispetto all'estradizione che ne hanno fatto il principale mezzo di cooperazione fra autorità giudiziarie degli Stati membri dell'Unione Europea a discapito dell'esecuzione stessa.
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