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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11222016-134602


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DELL'AMICO, GIAN LUCA
URN
etd-11222016-134602
Titolo
La figura del delinquente nei reati sessuali perpetrati con minori.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Venafro, Emma
Parole chiave
  • pornografia minorile
  • pedofilia
  • internet
  • social networks
  • abuso sessuale
  • grooming
Data inizio appello
14/12/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel mio elaborato cercherò di individuare come, ed in che modo, i nuovi mezzi telematici abbiano ridisegnato la figura del delinquente nei reati sessuali perpetrati con minori.
L’ avvento di internet e delle nuove tecnologie, in generale, ha cambiato radicalmente lo scenario di un fenomeno non nuovo: l’abuso sessuale dei minori.
Le nuove tecnologie, i social networks ed internet in generale, sono oggi utilizzati anche dai criminali per compiere determinati reati che si rifanno principalmente a quattro figure criminose previste e punite dal nostro ordinamento: la sostituzione di persona, prevista e punita dall’articolo 494 c.p.; la pornografia minorile, prevista e punita dall’articolo 600ter c.p.; la detenzione di materiale pornografico, prevista e punita dall’articolo 600quater c.p.; l’ adescamento di minorenni, previsto e punito dall’articolo 609undecies c.p..
Sono reati questi, che nel mondo virtuale di internet, sono puniti in relazione non solo alla loro potenzialità offensiva, ma anche perché spesso siamo di fronte a reati podromici rispetto ad altri ancora più odiosi e violenti come la violenza sessuale oppure gli atti sessuali con minorenni, che sono soliti susseguirsi a quei reati prima individuati e che, anche per questo, sono puniti, anticipando dunque, anche di molto la tutela necessaria a salvaguardare i soggetti più vulnerabili.
L’abuso sessuale on-line rappresenta una particolare declinazione dell’abuso sessuale, e si distingue da esso in ragione della particolare modalità attraverso cui si esplica l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (o nuovi media) e, in virtù dell’addizionale potenziale lesivo per le vittime che esso può comportare.
A seguito della Convenzione di Lanzarote, con la L. 172/2012, il legislatore italiano, ha adattato l’ordinamento vigente alle nuove figure criminali emerse in quegli anni ma, da allora questi reati, in particolar modo la pornografia minorile, hanno subìto un’ulteriore evoluzione che non è stata accompagnata da altrettanta nuova legislazione.
Le nuove tecnologie ed i social networks in particolare, hanno permesso di allargare la platea di soggetti che intraprendono un’attività criminale, soprattutto in riferimento alla criminalità sessuale.
Oggi reati come l’adescamento, la pornografia minorile, la detenzione di materiale pornografico e la sostituzione di persona, sono reati che, proprio per mezzo dell’utilizzo del computer, permettono a molte più persone, di vestire i panni del criminale; tra questi, sempre più spesso, si nascondono soggetti c.d. insospettabili che, potendosi mascherare dietro l’anonimato (fittizio) della rete internet, commettono reati anche molto gravi, ma in maniera totalmente distaccata, quasi vi fosse una sorta di “spersonalizzazione” del soggetto che accede alla rete internet.
Le cronache ci lasciano sempre più spesso perplessi riguardo ai soggetti che adescano minori su internet, sono spesso studenti appena maggiorenni, liberi professionisti, uomini sposati che, nascosti dietro ad uno schermo, si trasformano in criminali, le nuove figure di delinquente nei reati sessuali perpetrati con minori.
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