logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11222011-190255


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
DI TRAPANI, CLAUDIA
URN
etd-11222011-190255
Titolo
Studi di attivita' biologica di fitocomponenti del Chelidonium majus. Effetti sulla proliferazione e migrazione cellulare.
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
BIOTECNOLOGIE VEGETALI E MICROBICHE
Relatori
relatore Lipucci Di Paola, Michele
correlatore Dott. Pietra, Daniele
relatore Dott.ssa Bianucci, Anna Maria
Parole chiave
  • Chelidonium majus
  • proliferazione cellulare
Data inizio appello
12/12/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/12/2051
Riassunto
Il mio percorso di tesi nasce dalla curiosità verso le piante e il loro uso nella medicina popolare ritenendo allo stesso tempo che la ricerca scientifica sia indispensabile per dimostrarne l’efficacia e la sicurezza.
Il Chelidonium majus è una pianta erbacea molto comune, appartenente alla famiglia della Papaveracee, alta 40-80 cm facilmente riconoscibile dai fiori, caratterizzati da quattro petali gialli disposti a croce e con numerosi stami centrali, dal frutto, una siliqua verde contenente una fila di piccoli semi bianco giallognoli e dal lattice di colore arancione intenso che fuoriesce dai rami spezzati e che a contatto con l’aria si ossida prendendo una colorazione nerastra.
La Chelidonia è nota nella medicina popolare come “erba dei porri” per il suo lattice che veniva impiegato nel trattamento contro verruche, calli e duroni.
La Chelidonia contiene numerosi principi attivi compresi composti appartenenti a diverse classi chimiche: alcaloidi, acidi, lattoni, carotenoidi, vitamine, flavonoidi, fitosteroidi, saponine e proteine.
Più in dettaglio, leggendo attentamente la letteratura riguardante gli alcaloidi del Chelidonium majus, emergono due realtà molto differenti perché i composti derivanti da questa pianta risultano avere due attività contrapposte. Da un lato abbiamo infatti la berberina nota per il trattamento di ulcere e ferite di vario genere e la stilopina nota per le sue proprietà antinfiammatorie, a cui si possono affiancare la diidroberberina, di cui è nota l’attività antifungina, la protopina, di cui è nota l’attività antimicrobica e analgesica e la canadina per le sue note proprietà antiossidanti. D’altra parte sono presenti altri alcaloidi come la cheleritrina e la sanguinaria di cui è nota l’azione irritante e citotossica, e la chelidonina di cui è nota l’azione antiproliferativa cellulare. Questo secondo gruppo di alcaloidi può irritare la pelle e provocare una reazione di ipersensibilità stimolando il sistema immunitario e provocando alterazioni tessutali che possono causare gravi patologie.
Nel nostro studio abbiamo voluto approfondire l’attività farmacologica del Chelidonium majus testandone singolarmente i principali costituenti al fine di valutare gli effetti di proliferazione cellulare. Sono stati testati inoltre due estratti della pianta al fine di valutare l’azione complessiva dei vari principi attivi.
File