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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11202015-175744


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
ALONGI, GIULIA
URN
etd-11202015-175744
Titolo
Fattori di rigenerazione tissutale in presenza di pseudoartrosi atrofica radio-ulnare su animali di piccola taglia: recenti acquisizioni.
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Carlucci, Fabio
correlatore Dott. Raschi, Alessio
Parole chiave
  • radio-ulna
  • pseudoartrosi atrofica
  • cani toy
  • RhBMP-2
Data inizio appello
11/12/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Per pseudoartrosi si intende il fallimento del processo osteogenetico che si arresta nella fase del callo elastico; la cicatrizzazione si interrompe e si stabilizza in questa fase, rendendo la frattura non consolidabile se non con l’ausilio della terapia chirurgica.
Nel nostro studio sono stati inclusi piccoli animali con peso < 6 Kg (7 cani e 2 gatti) affetti da pseudoartrosi atrofica a carico del segmento antibrachiale e trattati mediante applicazione in situ di RhBMP-2 (Truscient Zoetis).
I dati sono stati raccolti presso l’Ospedale Didattico Veterinario “Mario Modenato” di Pisa, la Struttura Speciale Didattica Veterinaria-Ospedale Veterinario Universitario di Torino, l’Ospedale Veterinario Didattico dell’Università di Parma e la Clinica Veterinaria Vezzoni srl di Cremona.
Su di essi è stato eseguito uno studio retrospettivo atto a valutare i tempi medi di mineralizzazione precoce e di guarigione radiografica.
La casistica raccolta è stata valutata in relazione all’inquadramento diagnostico, ai protocolli terapeutici ed alla valutazione dei risultati ottenuti.
E’ stata pertanto valutata e comparata la tempistica di guarigione clinica e radiografica dei casi di pseudoartrosi trattati con RhBMP-2 (Truscient Zoetis) con i dati presenti in letteratura degli standard di trattamento per pseudoartrosi.
Si evidenzia che a carico del segmento radio-ulna di cani < 6 Kg, i tempi di guarigione risultano essere il 41% inferiori rispetto al Standard Of Care mentre in rapporto al migliore dei dati pubblicati risulta essere inferiore del 19%.
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